Marò, il governo indiano gela Renzi: "Discutiamo, ma la giustizia è libera"

Doccia gelata per Palazzo Chigi. Nuova Delhi: "I governi possono anche discutere, ma la nostra giustizia è libera". Adesso Renzi & Co. come intendono muoversi?

Marò, il governo indiano gela Renzi: "Discutiamo, ma la giustizia è libera"

Il regalo più atteso, la serenità, non è arrivato neanche quest’anno nelle case dei fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. I militari della Brigata San Marco hanno vissuto il terzo Natale consecutivo con l’inquietudine di non conoscere le sorti di una intricata vicenda giudiziaria che li vede coinvolti in India, con l’accusa di aver ucciso, a febbraio del 2012, due pescatori scambiandoli per pirati al largo delle coste del Kerala. Intanto, da Nuova Delhi, le notizie si fanno sempre più drammatiche. Un portavoce del governo indiano ha, infatti, fatto presente al premier Matteo Renzi che la vicenda dei marò "non è solo una discussione fra due esecutivi, ma è un tema all’esame della magistratura indiana" che "deve esprimersi prima che si possa andare avanti".

Da governo indiano arriva una doccia gelata a Renzi che, nei giorni scorsi, aveva vantato di aver fatto passi avanti nel braccio di ferro con Nuova Delhi. In realtà, intervistato dall'Ansa, il portavoce del governo indiano, Syed Akbaruddin, ha fatto capire (senza troppi giri di parole) che la politica può anche discutere, ma poi il giudice avrà mano libera di decidere sul futuro dei Latorre e Girone. "La giustizia indiana - ha detto il portavoce - è libera, trasparente e imparziale". Akbaruddin ha ammesso che "è difficile spiegare a che punto siamo (nei contatti fra i governi, ndr.) per il semplice fatto che la questione è all’esame della giustizia". E ha proseguito: "Mentre il governo indiano può avere un punto di vista e considerare varie opzioni, fondamentalmente questa questione è in mano alla giustizia e dovrà andare attraverso un percorso legale ed arrivare ad una decisione della magistratura affinchè si possa andare avanti". Il portavoce ha, quindi, portato a esempio la richiesta di estendere la permanenza di Latorre in Italia: "Il governo indiano non era contrario a che essa fosse concessa.

Ma la Corte Suprema ha, comunque, assunto una posizione fortemente contraria a questa richiesta, per cui i legali hanno ritirato l’istanza". Tutto questo per far presente a Renzi che "non è una discussione solo fra due governi". A decidere, alla fine, sarà la giustizia indiana.

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