Si continuano a contare le vittime ad Haiti, dove il passaggio dell'uragano Matthew ha provocato almeno 339 morti, prima di spostarsi, a una velocità di 195 chilometri all'ora, verso la costa della Florida, che ha nel frattempo dichiarato lo stato d'emergenza.
"È un pericolo serio - ha detto ai suoi concittadini il presidente Barack Obama -. Ascoltate le autorità locali, preparatevi, prendetevi cura l'una dell'altro". Anche Georgia e Carolina del Sud hanno nel frattempo seguito la strada della Florida, annunciando uno stato d'emergenza.
Spostandosi verso la Florida, l'uragano è sceso a categoria 3, indebolendosi. Resta ciononostante molto pericoloso e dopo avere seminato morti a Haiti si appresta a colpire anche gli Stati Uniti con piogge torrenziali e burrasche.
L'arrivo dell'uragano ha spinto la campagna democratica di Hillary Clinton a chiedere al governatore un'estensione di alcuni giorni delle operazioni di registrazione per il voto. Una proposta che è stata rifiutata dalle autorità, che sostengono di tempo ce ne sia stato a sufficienza.
Milioni di persone, scrive questa mattina il New York Times, sono sfollate verso l'interno del Paese o si sono barricate in casa, nel timore di blackout e allagamenti.
231mila abbonati sono rimasti senza luce in Florida, la gran parte
a Palm Beach (79.130), Martin (30.950) e St. Lucie (23.710). Una cifra che sommata agli 88mila abbonati a cui era già stata restituita la luce, fa un totale di oltre 300.000 interessati dal blach-out provocato da Matthew.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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