La May sceglie la hard Brexit: "Nessuna adesione parziale all'Ue"

La May sceglie la linea dura: "Non sceglieremo una soluzione mezzo dentro, mezzo fuori". E fa sapere che porterà il Regno Unito fuori dal mercato unico

La May sceglie la hard Brexit: "Nessuna adesione parziale all'Ue"

No a una Brexit a metà, a una adesione"parziale" all'Unione Europea, nessuna soluzione "mezzo dentro, mezzo fuori" dell'Unione. È questa la formula che Theresa May ha illustrato oggi nel corso del suo intervento sul piano per la Brexit. Il premier britannico ha scelto la linea dura, la hard Brexit. Una posizione netta che porterà il Regno Unito a lasciare anche il mercato unico. Londra farà, tuttavia, presente ai partner europei l'intenzione di avviare con loro uno scambio "il più libero possibile".

Rivolta ad una platea che comprenderà una serie di ambasciatori stranieri in pieno centro a Londra, la May ha spiegato che il Regno Unito "sarà grande amico e vicino del nostri partner europei, ma anche un paese che si spingerà oltre i confini dell'Europa". "Continueremo ad essere partner affidabili, alleati volenterosi e stretti amici", ha aggiunto la May specificando: "Vogliamo comprare i vostri prodotti, vendervi i nostri, commerciare con voi con la massima libertà possibile, e lavorare assieme per garantirci di essere tutti più al sicuro, più prosperi attraverso una continua amicizia". Nel discorso, che è stato anticipato oggi dalla stampa inglese, il primo ministro ha quindi invocato una "partnership nuova e paritaria" con l'Unione europea. "No a un'appartenenza parziale all'Ue, associazione o qualunque altra cosa ci lasci a metà dentro, a metà fuori - ha continuarto - non aspiriamo ad adottare un modello di cui hanno già usufruito altri paesi. Non vogliamo aggrapparci a una qualche forma di adesione mentre ce ne andiamo". La gente che ha votato a favore della Brexit, definendo il voto "un grande momento di cambiamento nazionale", ha poi detto la May, "lo ha fatto ad occhi aperti".

Con il passare delle settimane il Paese si sta, a poco a poco, ricompattando dopo il referendum di giugno che ha profondamente diviso i sostenitori del "leave" dai sostenitori del "remain". "Ora dobbiamo mettere fine alle divisioni ed al linguaggio ad esse legato - è stato l'invito finale della May - e unirci per fare della Brexit un successo e costruire una Gran Bretagna realmente globale".

Downing Street ha reso noto che le dodici priorità su cui si articolerà il processo si ispireranno ai principi di certezza e chiarezza e allo scopo di rendere la Gran Bretagna più forte, più equa e "realmente globale".

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