Steve Easterbrook, l’amministratore delegato di McDonald’s, è stato licenziato dalla società a causa della sua relazione consensuale con una dipendente della catena di fast food. Come reso noto dal Wall Street Journal, Easterbrook si è poi dimesso dal consiglio di amministrazione, ammettendo in una mail inviata a tutti i dipendenti di aver violato le politiche aziendali.
“È stato un errore – ha ammesso il Ceo – dati i valori dell’azienda, è opportuno che io mi faccia da parte”. Il suo ruolo è ora passato a Chris Kempczinski, già manager della sezione degli Stati Uniti dell’azienda.
Easterbrook, 52 anni, è nato e cresciuto a Watford e ha iniziato la carriera in McDonald’s nel 1993 da manager a Londra. Dopo un periodo passato come Ceo di PizzaExpress e poi di Wagamama, nel 2013 è tornato a McDonald’s, dove aveva ereditato il posto di ad da Don Thompson dal 2015.
McDonald’s, il Ceo Easterbrook viola il codice etico
La sua retribuzione da Ceo è aumentata con il valore delle azioni di McDonald’s, che hanno chiuso venerdì a 194 dollari. Il suo compenso ha raggiunto il picco nel 2017 per un totale di 21,8 milioni di dollari, di cui 9,1 milioni in incentivi. Il Ceo ha guidato McDonald’s in un aggressivo piano di modernizzazione della compagnia, che sotto la sua guida ha rimodellato i negozi della catena includendo i menu digitali (compreso l’hamburger senza carne) e acquisendo software di intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dei McDrive.
La società non ha fornito ulteriori
dettagli sulla relazione tra Easterbrook, anche membro del consiglio di amministrazione di Walmart, e la dipendente. L’indagine interna si è limitata ad appurare la violazione del codice etico e di condotta del personale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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