Messico, femministe pro aborto tentano di incendiare una Cattedrale

I "bomberos" di Città del Messico, a seguito della marcia pro aborto, sono stati costretti a spegnere le fiamme di ben sei attacchi incendiari. Gruppi di cattolici hanno difeso i luoghi sacri dai collettivi delle femministe

Messico, femministe pro aborto tentano di incendiare una Cattedrale

In Messico delle femministe radicali, particolarmente violente, hanno tentato di dare fuoco alla Cattedrale Metropolitana della capitale, Città del Messico.

Come è stato documentato da un video (vedi qui), nel mezzo della loro manifestazione per promuovere la legalizzazione dell'aborto in tutto lo stato centramericano, tenutasi il 28 settembre nell’abitatissima città messicana (conta circa 9 milioni di abitanti con una densità di ben 6 mila residenti per km²), alcune donne hanno tentato di causare un incendio ma, fortunatamente, il fuoco è stato controllato dai Vigili del Fuoco. In vari scatti, catturati dalla stampa locale, è possibile vedere colonne di fumo che si innalzavano dall'atrio della Cattedrale.

David Agustín Belgodere, del Partido Acción Nacional, ha scritto che alcune femministe hanno attaccato "i fedeli che proteggevano l'ingresso della Cattedrale, con slogan offensivi contro la fede di chiunque (e lo dico come non credente) e ignorando ogni possibile rispetto".

Come se non bastasse, la marcia delle abortiste ha causato la vandalizzazione, attraverso delle scritte, alcune anche con bestemmie, dell'esterno del recinto della Cattedrale Metropolitana di Città del Messico. Sono stati registrati leggeri scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine e sono state fermate e identificate anche alcune donne incappucciate.

Parlando con Aci Prensa, Mauricio Alfonso Guizar, vice capo della Guardia Nazionale Cristera a Città del Messico, ha sottolineato che il ruolo dei social network per radunare i cattolici per la difesa e protezione dell’importante luogo sacro del centro storico della capitale è stato fondamentale.

"Grazie alle denunce sui social network dei cattolici il governo si è reso conto che con i luoghi sacri non si scherza e ha inviato la forza pubblica per difenderli", ha detto Guizar. "Il governo ha protetto l'eredità culturale e spirituale di tutti i messicani e di Città del Messico in particolare".

I Vigili del Fuoco hanno agito rapidamente per impedire la propagazione dell'incendio e la Polizia è riuscita a prevenire ulteriori aggressioni da parte dei sostenitori dell'aborto sia nei confronti della Cattedrale sia nei confronti dei cattolici presenti, sorvegliando il perimetro della Cattedrale Metropolitana e tenendo lontani i gruppi abortisti. Dall’Arcidiocesi della capitale del Messico hanno fatto sapere che sono in attesa di un rapporto ufficiale su ciò che è successo per poi procedere all’emissione di una dichiarazione ufficiale.

Alcuni gruppi di fedeli cattolici, riuniti di fronte alla Chiesa di San Francesco e al tempio espiatorio nazionale di San Felipe de Jesus, hanno impedito ai collettivi femministi pro aborto di vandalizzare anche questi ulteriori luoghi sacri. Non è andata bene, invece, ad una struttura artistica collocata nei pressi della Cattedrale che è stata data alle fiamme da alcune donne pro aborto (qui il video).

I "bomberos"

della capitale hanno riferito sul loro account ufficiale su Twitter che a seguito della marcia pro aborto nel centro storico di Città del Messico sono stati costretti a spegnere le fiamme causate da sei attacchi incendiari.

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