Il Parlamento della Slovacchia ha dato l'ok per aumentare la presenza di truppe delle forze armate della Nato sul proprio territorio, già presenti dal 15 marzo scorso, dal momento una parte dei propri confini sono accanto all'Ucraina e sono suscettibili di entrare in contatto con le truppe russe di Putin. Si tratta di nuovi dispiegamenti di forze nell’ambito della cosiddetta “Enhanced Forward Presence (eFP)” per una copertura completa di difesa e deterrenza del fianco est dell’Alleanza. Come "esercitazione", i militari useranno tre batterie di missili Patriot per aumentare la protezione del Paese e una quarta batteria arriverà nei prossimi giorni dagli Stati Uniti per ricambiare la donazione fatta all’Ucraina dagli slovacchi del sistema di difesa S-300 di produzione sovietica.
Le forze Nato in campo
Come fa sapere un quotodiano specializzato sulle novità del Paese, il dispiegamento delle forze militari in Slovacchia era stato approvato inizialmente per un massimo di 2.100 soldati Nato ma il governo ha dato l'ok a una proposta che porterà a tremila le forze in campo. Il comando è della Repubblica Ceca ed è composto da 600 soldati cechi, 200 olandesi, 100 polacchi e sloveni, 700 tedeschi e 400 americani più i nuovi numeri in arrivo. Un numero così alto di forze si spiega con l'utilizzo della tecnologia necessaria per rafforzare la difesa del Paese con i missili terra-aria Patriot e le tecnologie radar "Sentinel". Sono stati tedeschi e olandesi a portare questa tipologia di missile con la quale sono in corso manovre di esercitazione.
"Coesione e prontezza"
"È essenziale addestrare e praticare costantemente le procedure coordinando i processi Iamd tra gli alleati per ottimizzare la coesione degli alleati e migliorare la prontezza", riporta Il Messaggero che ha tradotto una nota pubblicata dalla Nato. "Le esercitazioni Nato Iamd nell'est presentano opportunità di addestramento dell'equipaggio insieme al rafforzamento della posizione di difesa dell'Alleanza", aggiunge la comunicazione. Con l'acronimo Iamd si intende "Sistema integrato di difesa aerea della Nato", una rete di comando e controllo che unisce radar e altre strutture sparse nelle forze di difesa aerea. Secondo quanto riportato, durante le esercitazioni verrano testate "le tattiche, le tecniche e le procedure del posto di comando per costruire solide comunicazioni tra le risorse di terra e quelle aviotrasportate" e saranno eseguiti "una serie di scenari realistici tra cui simulazioni di attacchi di missili da crociera e più aerei ostili in entrata. Tutti i sistemi di difesa contro obiettivi aerei saranno integrati e strettamente coordinati con la Nato Iamd".
Come sono i missili Patriot
Come abbiamo visto sul Giornale.it, i Patriot sono in grado di operare in modo indipendente per intercettare missili a corto raggio e altre minacce aeree e progettati principalmente per la difesa di un particolare obiettivo: ciò significa che proteggono una risorsa o una posizione specifica e vengono utilizzati al meglio come parte di un sistema di difesa missilistica a strati, poiché i missili hanno una portata di soli 15-22 chilometri anche se il loro radar arriva fino 100 Km.
Se fanno parte di un sistema di difesa a più livelli, i Patriot sono in grado di lavorare con altri sistemi missilistici come il THAAD (Terminal High Altitude Area Defense), per formare uno scudo multilivello, integrato e sovrapposto contro le minacce missilistiche nella fase terminale del volo. I missili Patriot sono efficaci contro velivoli, missili da crociera e missili balistici a corto raggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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