È morto Bradley Lowery: il piccolo tifoso che aveva commosso il mondo

È morto a sei anni Bradley Lowery, il piccolo grande tifoso malato di tumore che era diventato la mascotte del Sunderland e amico dell'attaccante Jermain Defoe

È morto Bradley Lowery: il piccolo tifoso che aveva commosso il mondo

È morto il piccolo Bradley Lowery, il bimbo inglese di 6 anni affetto da neuro blastoma: la sua storia aveva fatto il giro del mondo, commuovendo centinaia di migliaia di persone che si erano mobilitate per aiutarlo.

L'annuncio è arrivato dalla mamma, Gemma, che su Facebook ha scritto: "Il mio coraggioso ragazzo se n'è andato con gli angeli oggi alle 13.35 nelle braccia di mamma e papà e circondato dalla sua famiglia. Era il nostro supereroe e aveva combattuto la battaglia più difficile ma c'era bisogno di lui altrove. Non ci sono parole per spiegare quanto il nostro cuore sia a pezzi. Dormi bene e vola alto con gli angeli".

Da quando aveva due anni, il bimbo combatteva contro il neuro blastoma, un tumore che colpisce le cellule del sistema nervoso simpatico: era stato operato più volte e sottoposto a cicli di chemioterapia, ma invano. I genitori avevano anche raccolto oltre 800mila euro per sottoporlo a una serie di cure sperimentali negli Stati Uniti.

Dopo due anni di cure sembrava che il tumore fosse stato sconfitto: era in fase di remissione. Poi, a giugno 2016, la doccia fredda: i medici informano la famiglia che per Bradley non c'è più nessuna speranza di guarigione e gli restano solo pochi mesi di vita.

La sua storia aveva fatto il giro del mondo così come l'appello dei genitori per esaudire il suo ultimo desiderio. Il piccolo infatti è un grande tifoso del Sunderland e sognava di scendere in campo assieme ai suoi idoli. Grazie all'attaccante Jermain Defoe quel sogno è diventato realtà.

Lo scorso marzo, da tifoso e mascotte del Sunderland, Bradley è sceso in campo con la sua squadra preferita, mano nella mano con Defoe, diventando il testimonial dell'Inghilterra per la partita contro la Lituania, valida per le qualificazioni ai mondiali. Dopo l'ingresso sul terreno di gioco, il bimbo si è schierato in prima posizione, lì dove dovrebbe stare il capitano, Joe Hart, che gli aveva lasciato il posto per la serata, e durante l'inno nazionale, sopraffatto dalla grandissima emozione, Bradley si è voltato e ha abbracciato intensamente il suo eroe Defoe.

Gli scatti di quel bellissimo e commuovente abbraccio avevano fatto il giro del mondo.

Il calciatore e il bambino sono diventati amici: l'attaccante è stato sempre vicino al suo tifoso del cuore, andando a trovarlo quotidianamente e accompagnandolo anche alle visite mediche per fargli coraggio. Defoe aveva ricordato il suo piccolo amico in lacrime, le cui condizioni erano ulteriormente peggiorate nelle ultime settimane, proprio poche ore prima della scomparsa del bambino.

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