Scomparso da una caserma lo scorso mese, è stato ritrovato stamani senza vita in un bosco sito nei pressi della città di Dilsen-Stokkem (Belgio): questa la fine di Jurgen Conings, un militare di 46 anni, ricercato dalle autorità belghe perché sospettato di terrorismo.
Dichiarato oppositore delle restrizioni anti-Covid e convinto che l'emergenza sanitaria fosse in realtà un complotto ordito nei confronti dei cittadini, Conings aveva sottratto delle armi da un deposito delle forze armate per poi darsi alla macchia lo scorso 17 maggio. Da allora non si era più saputo nulla di lui.
Le autorità di Belgio, Germania ed Olanda lo cercavano da oltre un mese, dunque, a causa della preoccupazione che l'uomo potesse compiere degli atti di terrorismo. Secondo quanto dichiarato alla stampa, sulla base di alcuni presunti messaggi registrati dal ricercato, infatti, il soggetto avrebbe avuto l'intenzione di colpire degli scienziati, fra cui un noto virologo, ed alcuni personaggi politici.
Il corpo senza vita del militare, un uomo di estrema destra secondo le autorità locali, è stato casualmente rinvenuto tra la vegetazione del parco nazionale di Hoge Kempen dal primo cittadino di Maaseik, Johan Tollenaere, e da un cacciatore. Stando a quanto riportato dalla agenzia di stampa Belga, quest'ultimo, la cui attenzione sarebbe stata attratta da un inequivocabile e forte odore di decomposizione, avrebbe lanciato il primo allarme. Il cacciatore si sarebbe imbattuto nel cadavere di un uomo barbuto vestito di nero: accanto a sè, la vittima aveva un fucile, una pistola, un'ascia, un coltello e delle munizioni. Immediata la segnalazione alle forze dell'ordine locali, che hanno dato avvio alle indagini per comprendere di chi si trattasse. In un comunicato ufficiale diramato dal ministro della Difesa e dal capo delle forze armate del Belgio si dice che il 46enne si sarebbe suicidato con un'arma da fuoco.
Le ricerche
Almeno 500 militari belgi, col supporto dei colleghi olandesi e tedeschi, avevano dato inizio ad una ricerca a tappeto per trovare Conings. Dopo aver disertato l'esercito, l'uomo si era dato alla macchia, lasciando tre lettere di addio in cui sarebbero stati riportati i suoi propositi: obiettivi primari dell'ex istruttore di tiro Marc Van Ranst, uno dei più noti virologi del Paese, e il ministro della Difesa Ludivine Dedonder. Dopo essersi impossessato delle armi da una caserma, tra le quali anche quattro lanciarazzi anti-carro, l'uomo, al volante della propria auto, era riuscito a sparire nel nulla. Unica traccia dopo un mese di ricerche un telo impermeabile da lui utilizzato per accamparsi nelle vicinanze del luogo in cui era stata abbandonata anche la vettura.
Oltre alle ricerche, le forze dell'ordine avevano organizzato una stretta sorveglianza intorno agli obiettivi dichiarati dall'ex istruttore, tra cui anche la ex moglie, l'avvocato divorzista a cui quest'ultima si era rivolta ed i suoi superiori che lo avevano degradato in seguito alle minacce al virologo Marc
Van Ranst.Divenuto un vero e proprio idolo per gli oppositori della "dittatura sanitaria", Conings potrebbe aver ricevuto, secondo gli inquirenti, l'appoggio di alcuni simpatizzanti nella organizzazione della propria fuga.
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