Nazionalisti ad Auschwitz: "Cerimonia non inclusiva, ricordare anche i polacchi"

Un gruppo guidato da Piotr Rybak, leader delle formazioni ultranazionaliste, sfila in occasione della Giornata della memoria

Nazionalisti ad Auschwitz: "Cerimonia non inclusiva, ricordare anche i polacchi"

"Auschwitz-Birkenau - Made in Germany", i campi di concentramento sono colpa della Germania. Questo e altri cartelli sono stati esposti davanti ai cancelli di Auschwitz questa mattina da un gruppo di militanti di estrema destra polacchi che volevano entrare nel lager mentre è in corso la cerimonia per la Giornata della memoria.

Il gruppo, formato da circa 45 persone che sventolano bandiere polacche, è guidato da Piotr Rybak, uno dei leader storici dei movimenti ultranazionalisti. Rybak in passato ha anche bruciato in piazza il manichino di un uomo raffigurante un ebreo, e ha scontato una condanna di 10 mesi per incitamento pubblico all'odio.

Secondo i manifestanti, il governo polacco (guidato dal partito di destra "Giustizia e libertà") celebra solo la memoria delle vittime ebree dell'Olocausot e non farebbe abbastanza per ricordare i polacchi, rom e prigionieri sovietici morti a causa dell'occupazione nazista. "Le cerimonie non sono inclusive", sostengono Rybak e gli altri militanti, che cantano slogan come: "La Polonia per i polacchi".

Il lager simbolo dello sterminio nazista si trova nella cittadina

polacca di Auschwitz-Oświęcim. Durante la seconda guerra mondiale, la regione era stata invasa dalla Germania di Hitler. La presenza dei campi sul territorio polacco, tuttavia, rimane una ferita profonda per l'intera nazione.

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