È stata diffusa la mappa dei danni relativa alla regione più duramente colpita dal terremoto dello scorso 25 aprile in Nepal. La cartina è stata generata grazie alle immagini acquisite dalla costellazione COSMO-SkyMed, nell'ambito della cooperazione ASI-NASA-JPL che, su richiesta dell’Utenza istituzionale Internazionale, è stata attivata subito dopo le prime scosse.
Tecnicamente definita Damage Proxy Map (DPM), la raffigurazione è relativa alla regione attorno a Kathmandu ed è stata processata dal team ARIA (Advanced Rapid Imaging and Analysis) e dal Caltech utilizzando i dati radar SAR interferometrici forniti dalla costellazione di satelliti COSMO-SkyMed.
La tecnica utilizzata per realizzarla si basa su un algoritmo che individua rapidamente i cambiamenti della superficie terrestre causati da danni naturali o prodotti dall'uomo ed il criterio di
valutazione dei danni è più sensibile alla distruzione delle aree edificate.Entrambe le mappe sono state fornite ai soccorritori in Nepal per garantire aiuto e supporto durante la fase successiva al sisma.
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