L'annuncio era arrivato venerdì, insieme alla consapevolezza di non avere ottenuto un seggio in parlamento, sconfitto da Craick MacKinlay per duemila voti scarsi. Il leader dell'Ukip, Nigel Farage, aveva annunciato di voler fare un passo indietro e rassegnare le proprie dimissioni dalla guida del partito britannico.
Una scelta che non era altro che il tenere fede a una promessa fatta ai suoi elettori, ai quali aveva detto che avrebbe rimesso la leadership nelle mani dell'Independence Party se non avesse ottenuto un posto. Una decisione che si è però rimangiato nel giro di pochi giorni, convinto dal comitato esecutivo del gruppo.
"L'offerta è stata rigettata all'unanimità", ha annunciato il presidente del parito, Steve Crowther. Per l'Ukip quello delle ultime elezioni è stato anzi "un grande successo. Abbiamo combattuto una campagna positiva con un ottimo manifesto", ha scritto, aggiungendo che "quattro milioni di voti sono un risultato straordinario".
Le dichiarazioni di oggi non devono comunque stupire.
Già dopo la chisura delle urne, il partito euroscettico aveva aperto una polemica sul sistema elettorale britannico, sostenendo che un partito (l'Ukip) con il 12% delle preferenze non poteva ottenere soltanto un seggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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