Nizza, l'orrore dei superstiti: "Quel camion colpiva le persone come birilli"

L'orrore sulla Promenade des Anglais nel racconto dei sopravvissuti. Un gruppo di ragazzi italiani: "Ci siamo ritrovati dentro un incubo, avevamo paura. E non finiva mai"

Nizza, l'orrore dei superstiti: "Quel camion colpiva le persone come birilli"

Decine e decine di morti. I cadaveri trascinati ovunque dalla folle corsa del camion impazzito. E accanto ai corpi senza più vita sangue. Sangue ovunque. A Nizza l'orrore della strage sulla Promenade des Anglais rivive nel racconto tremante e terrorizzato di chi non è stato ammazzato, di chi è sopravvissuto alla carneficina. "Abbiamo visto quel camion piombare sulla folla e la faccia dell’uomo al volante - raccontano alcuni ragazzi alla Stampa - aveva gli occhi di fuori. Poi i corpi sono volati in aria e la polizia ha iniziato a sparare".

A Nizza i fuochi d'artificio del 14 luglio si sono trasformati in una strage senza precedenti. Coi turisti che, mentre scoppiava l'inferno, sono scappati in spiaggia per salvare la propria vita. "Ci siamo ritrovati dentro un incubo - racconta alla Stampa Martino Antonino - avevamo paura. E non finiva mai". L'incubo si è materializzato in una sera d'estate, una come tante altre, mentre la Francia festeggia il 14 luglio, mentre i turisti passeggiano gustandosi un gelato e sorseggiando una bibita fresca. Ci sono giovani, famiglie coi bambini, anziani. Il camion piomba disperato sulla folle. Colpisce a casaccio. I corpi vengono falciati e trascinati per centinaia di metri. "Ho visto gente stritolata, teste insanguinate, membra staccate - racconta a Express un signore che si trovava sul lungo mare - il camion sterzava di continuo, per colpire più persone possibile, proprio come fossero dei birilli". La folla cerca di fuggire ovunque pur di non essere tranciata via da quella bestia fatta di lamiere. "Ho visto quattro corpi senza vita davanti al locale - racconta ancora Martino Antonino - sono morti schiacciati nella calca. Due sono ancora qui davanti ai miei occhi, gli altri li hanno portato via con le ambulanze".

Ai microfoni di SkyTg24 Thomas Russo, un ristoratore italiano, racconta, quando è scoppiato l'inferno, "in meno di 30 secondi decine e decine di persone si sono accalcate in preda al panico nel mio locale". "Non ho più una sedia né un tavolo - continua - la gente rischiava di restare schiacciata all'interno, è allucinante". Fuori dai locali, lungo la Promenade des Anglais, è ancora peggio. I cadaveri sono ovunque. E il sangue scorre lungo l'asfalto. Quando l'orrore è finito ci si affretta a coprire i corpi senza vita con teli blu, ma non ce ne sono a sufficienza. Almeno finché non intervengono le forze dell'ordine.

I sopravvissuti singhiozzano l'orrore appena vissuto: "Li abbiamo sentiti sparare, dal camion sparavano colpi di mitra". Colpi che hanno raggiunto persone che si trovavano sulla spiaggia. Sul camion gli agenti hanno trovato anche armi e granate. L'incubo si ripete. Ancora, e ancora, e ancora. All'infinito.

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