Non ci sono migranti a Buchenwald

La notizia, ripresa da molte testate compreso il Giornale, si è rivelata falsa. Sono in realtà ospitati in un ex campo di lavoro, in edifici costruiti dopo la guerra

Una donna e suo figlio arrivano con un gruppo di migranti a Passau, sul confine tedesco
Una donna e suo figlio arrivano con un gruppo di migranti a Passau, sul confine tedesco

Non le baracche del campo di Buchenwald, ma edifici costruiti negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale a Camp Schwerte-Ost, un meno noto campo di lavoro che si trova a diverse ore di macchina di distanza e dove furono alloggiati 700 prigionieri utilizzati come forza lavoro per riparare i treni delle ferrovie tedesche.

A chiarire che la notizia di profughi nell'ex lager non era attendibile è il sito americano BuzzFeed, che riprende un articolo di Deutsche Welle, in cui si spiega che alcuni rifugiati, è vero, sono stati sistemati dove una volta c'era un campo di lavoro, quello di Schwerte, ma cita le parole del sindaco, Heinrich Böckelühr, che difende la soluzione, dicendo che "mettere i rifugiati in ricoveri affollati, container e scuole non è ciò che si intende per una integrazione di successo".

Schwerte-Ost era un campo satellite di Buchenwald, ma le baracche dove guardie e prigionieri vivevano sono state distrutte da molti anni. Inoltre, spiega ancora Deutsche Welle, prima che nei nuovi edifici venissero sistemati i profughi avevano già trovato posto lì uno studio artistico e un asilo.

Di recente il quotidiano The Australian ha raccontato la storia di due migranti eritrei, Abdurahman Massa e Ayaya

Tsinat, che ora vivono a Schwerte-Ost, sottolineando comunque come le condizioni degli edifici non siano ideali. "Non importa cosa sia stato prima - ha detto al giornale Massa -, per me è un posto dove dormire. E va bene così".

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