Oceano Pacifico: tre naufraghi salvati grazie a un enorme "Sos" scritto sulla sabbia

I tre naufraghi saranno portati via dall’isola sperduta del Pacifico da un pattugliatore del loro Paese di origine, gli Stati federati di Micronesia

Oceano Pacifico: tre naufraghi salvati grazie a un enorme "Sos" scritto sulla sabbia

Tre marinai sono stati salvati dopo essere naufragati su un’isola sperduta del Pacifico occidentale. I novelli Robinson Crusoe sono infatti riusciti ad attirare l’attenzione di un elicottero mettendo a punto un grosso messaggio di soccorso utilizzando la sabbia dell’atollo. I malcapitati, originari degli Stati federati di Micronesia, erano dispersi da tre giorni.

La disavventura dei tre marinai è cominciata quando la loro imbarcazione di 7 metri è rimasta in panne in mezzo al mare, mentre stavano percorrendo la rotta di 42 chilometri dall’atollo di Pulawat a quello di Pulap, entrambi appartenenti alla federazione micronesiana.

Dopo che il loro natante si è fermato per esaurimento del carburante, quegli uomini hanno dovuto rinunciare a continuare la loro traversata e si sono quindi rifugiati sull’isola Pikelot, sempre soggetta alla sovranità della Micronesia e ubicata a quasi 200 chilometri dalla destinazione originaria della tratta che stavano effettuando i tre malcapitati.

Le ricerche di questi ultimi sono cominciate sabato su iniziativa delle squadre di soccorso americane, che hanno iniziato a esplorare il Pacifico salpando dall’atollo Usa di Guam.

Sennonché, a individuare casualmente i marinai finiti su un’isola sperduta è stato un elicottero della Marina militare australiana. Il velivolo era decollato dalla portaerei HMAS Canberra ed era diretto alle Hawaii per delle esercitazioni strategiche, quando, a un certo punto, il pilota ha notato, sorvolando proprio l’isola Pikelot, un’enorme scritta “Sos” sulla sabbia della stessa.

Dopo avere avvistato l’imponente messaggio di soccorso, l’elicottero è atterrato sull’atollo e ha immediatamente offerto aiuto ai tre naufraghi micronesiani, che presentavano allora tutti buone condizioni di salute, fornendo loro acqua e cibo.

I Robinson Crusoe contemporanei saranno a breve riportati a casa, hanno fatto sapere le autorità australiane, da un pattugliatore del proprio Paese di origine.

Nel frattempo, calorosi complimenti al pilota che ha soccorso i marinai e a tutto il personale delle squadre di ricerca sono stati espressi dal capitano Terry Morrison, della Marina di Canberra.

Una disavventura analoga, avente come teatro sempre un atollo della Micronesia, è andata in scena nel 2016. Anche in quel caso, i naufraghi sono stati recuperati sani e salvi.

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