Omicron arriva a Pechino: congelata la vendita dei biglietti per i Giochi

La variante Omicron sarebbe "entrata" a Pechino tramite lettere postali contaminate in arrivo dal Canada: ecco, però, perché è molto improbabile questo tipo di contagio

Omicron arriva a Pechino: congelata la vendita dei biglietti per i Giochi

La variante Omicron del Covid potrebbe essere arrivata nella capitale cinese Pechino tramite posta contaminata dal Canada: è quanto affermato dal Centro per il controllo delle malattie della città. Quasi istantaneamente le autorità della Repubblica popolare hanno congelato la vendita di biglietti per le Olimpiadi invernali in programma a febbraio, anche per tenere sotto controllo l'eventuale diffusione della variante.

Cosa è successo

Pang Xinghuo, vicedirettore del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie della capitale, ha affermato che il primo paziente Covid-19 della città a cui è stata diagnosticata la variante Omicron aveva ricevuto e aperto una lettera spedita dal Canada lo scorso 7 gennaio. "Non escludiamo la possibilità che la persona sia stata infettata dal contatto con un oggetto dall'estero", ha affermato al South China Morning Post. Le autorità cinesi hanno ripetutamente affermato di aver trovato tracce di Coronavirus su importazioni contaminate, di solito merci congelate. Alcuni ricercatori e autorità sanitarie all'estero hanno però sollevato dubbi su questo metodo di trasmissione, sostenendo che il virus non sopravvive abbastanza a lungo sulle superfici.

Come rispondono i canadesi

Il punto di vista della scarsa sopravvivenza del Covid-19 sulle superfici è condiviso anche dall'Agenzia per la salute pubblica canadese, che in precedenza aveva affermato che non ci sono prove della trasmissione del virus da merci o pacchi importati. In una sezione di domande e risposte sul suo sito Web, l'ufficio postale canadese cita le rassicurazioni dall'agenzia per la salute pubblica del Paese e dall'Organizzazione mondiale della sanità secondo cui il rischio durante la gestione della posta, comprese le consegne internazionali, è estreamente basso. "A causa della scarsa sopravvivenza dei coronavirus sulle superfici, c'è un basso rischio di diffusione del Covid dai prodotti o dagli imballaggi spediti da giorni o settimane", riportano le agenzie preposte.

Secondo quanto affermato da Pang, le autorità sanitarie hanno indagato sul posto di lavoro dell'uomo come potenziale fonte di infezione quando hanno appreso che, occasionalmente, riceveva posta all'estero. I test hanno avrebbero rilevato la variante Omicron presente su una lettera che aveva viaggiato attraverso gli Stati Uniti e Hong Kong prima di giungere a destinazione l'11 gennaio. Liao Lingzhu, vicedirettore dell'amministrazione postale di Pechino, ha affermato che la lettera espressa è arrivata all'aeroporto di Pechino, da Toronto, il 10 gennaio. Tutti i dipendenti che hanno gestito la posta, igienizzata da un corriere espresso prima della consegna il giorno successivo nell'area di Zhongguancun della città, si trovano adesso in quarantena. Otto persone che potrebbero essere state a contatto con la lettera sono risultate negative ai test.

Bloccata la vendita dei biglietti per le Olimpiadi

Vista la situazione epidemiologica in evoluzione, la Cina ha bloccato la vendita dei biglietti al pubblico per le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 in programma dal 4 al 20 febbraio, consentendo ai soli invitati di seguire le gare. "Al fine di proteggere la salute e la sicurezza del personale e degli spettatori legati alle Olimpiadi, è stato adeguato il piano precedente sulla vendita dei biglietti al pubblico e della organizzazione degli spettatori in loco. È stato deciso che i biglietti non dovranno più essere venduti ma che saranno presenti in loco durante i Giochi alcuni spettatori invitati", ha annunciato in una nota il comitato organizzatore.

Perché le superfici non sono un pericolo

Il problema del virus sulle superfici riporta all'attualità una vicenda che era stata "chiusa" già durante la seconda ondata di pandemia: il rischio di contrarre il Covid-19 toccando superfici e oggetti contaminati è molto basso con appena una possibilità su 10mila. Lo studio è stato realizzato dai Centers for Disease and Control (CDC), un importante organismo di controllo sulla sanità pubblica americana. Come ulteriore prova, anche la rivista Nature aveva pubblicato un approfondimento in materia suggerendo di non investire eccessivamente in sanificazioni e disinfezioni mentre veniva consigliato di concentrare le risorse sui sistemi di ventilazione dell’aria e sull’installazione di purificatori.

In ogni caso, l’autorità postale cinese ha emesso un ordine per garantire

che tutta la corrispondenza dall’estero venga sanificata per non lasciare neanche il minino dubbio di fronte ai contagi da variante Omicron aumentando la disinfezione, la ventilazione e i test sui lavoratori del settore.

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