Estremisti di destra si starebbero infiltrando nelle strutture di accoglienza per migranti della Germania e già si stanno facendo assumere come vigilanti e guardie di sicurezza.
A svelarlo è un'inchiesta della tv pubblica tedesca ZDF che ha preso le mosse da alcune foto postate sui social che ritraevano attivisti neonazi mentre lavoravano nei centri di accoglienza come guardie o come gestori di ostelli. Tra di essi un pregiudicato appartenente al gruppo neonazista "Sturm 18", il cui nome contiene espliciti riferimenti alla simbologia hitleriana.
In altri casi un attivista avrebbe postato manifesti di propaganda per il partito di estrema destra e anti-immigrati NPD, facendosi anche riprendere a una marcia anti immigrati nella città sassone di Heidenau: un'occupazione singolare, per chi poi avrebbe scelto di lavorare proprio con i migranti.
A Freital, non lontano da Dresda, un altro operatore è stato sospeso dal proprio servizio con i migranti perché sospettato di simpatie neonaziste. In una pagina Facebook a lui riconducibile la parola "nazi" sarebbe stata reinterpretata come "non assimilabile all'islamizzazione".
Dall'ufficio per la protezione della costituzione nello Stato del Brandeburgo confermano che molti estremisti già noti alle autorità stanno cercando lavoro nel settore dell'accoglienza: "Nel Brandeburgo ci sono circa 1100 estremisti riconosciuti e circa un decimo di essi lavora nel settore della sicurezza."
Infine c'è la questione di Pegida, il movimento contro l'islamizzazione della Germania che nell'ultimo anno ha continuato ad aumentare i propri consensi, sopratutto nelle regioni orientali del Paese.
Il vice cancelliere Sigmar Gabriel ha accusato gli esponenti del movimento di utilizzare la retorica del primo nazismo dopo che, in un comizio contro l'immigrazione, uno dei leader si era detto "dispiaciuto che i campi di concentramento non fossero più in funzione."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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