Il padre di Abdel-Majed Abdel Bary, uno degli uomini sospettati di essere il killer di James Foley, è detenuto in un carcere di massima sicurezza a New York in attesa di essere processato per gli attentati terroristici del 1998 contro ambasciate statunitensi in Kenya e Tanzania. Gli attacchi contro le rappresentanze diplomatiche Usa vennero ordinati dallo stesso Osama Bin Laden e causarono la morte di 224 persone.
Adel Abdel Bary, genitore del 23enne rapper londinese fuggito in Siria per unirsi ai combattenti di Isis, è stato infatti estradato dalla Gran Bretagna verso gli Stati Uniti nel 2012, insieme all'imam Abu Hamza al-Masri, condannato quest'anno da un'altra sentenza di un tribunale di New York. Ora deve rispondere dell'accusa di omicidio assieme ad altri due coimputati estradati da Libia e Regno Unito.
Come riporta The Independent, l'avvocato di Manhattan Preet Bahrara ha dichiarato che Adel Abdel Bary e i suoi due coimputati erano, nel momento in cui sono stati estradati negli Usa, "al centro nevralgico delle azioni terroristiche di Al-Qaeda". Le impronte digitali del padre del presunto killer di James Foley sarebbero state rintracciate sul luogo da cui era stato inviato un fax di minacce rivolte alle ambasciate americane poi colpite dagli attentati terroristici del 1998.
Adel Abdel Bary, nato in Egitto nel 1960, ha ricevuto asilo dalla Gran Bretagna sin dal 1993: dopo un tentativo fallito da parte della magistratura britannica di provare il suo coinvolgimento negli attentati in Kenya e Tanzania del 1998, Bary è stato comuque incriminato da un tribunale statunitense e incarcerato in Inghilterra.
L'estradizione dall'altra sponda dell'Atlantico, però, è arrivata solo quattordici anni dopo quegli attacchi.Ed ora, in attesa del processo, suo figlio è finito al primo posto nella lista dei possibili indiziati per la barbara esecuzione di Foley.
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