Dieci anni fa all'ospedale militare Percy de Clamart, periferia di Parigi, moriva Yasser Arafat. C'è un alone di mistero sulla sua scomparsa: un gruppo di esperti svizzeri che esaminarono i resti del corpo parlarono di avvelenamento (puntando il dito contro il famigerato polonio 210). Altri esperti, russi e francesi, escludono questa ipotesi e parlano di cause naturali. Il ricordo di Arafat resta indelebile tra i palestinesi. Abu Mazen vorrebbe spostare la tomba di Arafat dal palazzo presidenziale della Muqata di Ramallah a Gerusalemme. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha annunciato questo desiderio inaugurando, nella capitale amministrativa della Cisgiordania, il museo dedicato al leader storico dell'Anp. Difficile che questa richiesta venga accettata da Israele. Anche se Abu Mazen manda un segnali importante, prendendo di mira gli estremisti.
"Hamas ha la responsabilità dei recenti attacchi, di rallentare la ricostruzione di Gaza e di distruggere l’unità nazionale", ha detto il leader palestinese parlando nella cerimonia per il decennale della morte di Arafat. "Hamas è responsabile dei recenti
attacchi a Fatah a Gaza - ha insistito il presidente Anp -. Perché hanno messo quelle bombe?. Questo dimostra che non vogliono l’unità". Abu Mazen ha anche condannato l’organizzazione islamica per il rapimento dei tre ragazzi ebrei a giungo scorso: "È stata una mossa intelligente?". Nei fatti, secondo il leader palestinese, quella mossa ha minato "l’unità nazionale palestinese" e ha avuto anche come conseguenza "la distruzione di Gaza" durante il conflitto con Israele.
Ma c'è chi soffia sul fuoco
Marwan Barghouti, l’ex capo dei Tanzim di Al Fatah, considerato il più popolare leader palestinese in Cisgiordania, rompe un lungo silenzio con l’appello al carcere: "E’ arrivato il momento della resistenza armata". In una lettera dal carcere israeliano dove sconta l’ergastolo, sottolinea che "la resistenza armata contro l’ occupazione è l’eredità di Yasser Arafat". Barghuti polemizza duramente con i dirigenti dell’Anp: "Cessino la cooperazione di sicurezza con Israele perché rafforza l’ occupazione israeliana". Sulla morte di Arafat Barghouti non ha alcun dubbio: "L’assassinio dell’ex presidente palestinese Yasser Arafat è stata una decisione ufficiale israeliana e americana".
La commemorazione di Arafat
Migliaia di persone si sono radunate nel cortile interno del palazzo presidenziale della Muqata, a Ramallah, per commemorare Arafat. Allestito un palco speciale sul quale campeggiano le immagini di Arafat e di Abu Mazen. Numerose le scolaresche provenienti da varie zone dei Territori, associazioni di categoria, oltre a semplici cittadini e ai rappresentanti della stampa locale e internazionale. Nel cortile sventolano, oltre al tricolore palestinese, le bandiere di al-Fatah (partito fondato da
Arafat) e poster di Arafat, Abu Mazen e Marwan Barghouti. Moltissimi indossano la tradizionale kefiah bianca e nera e cappellini con gli stessi colori.
Fatah: Hamas come Isis
"Hamas e lo Stato islamico (Is) sono le due facce della stessa medaglia", dice il portavoce di Fatah, Ahmad Assaf, il quale si chiede "che differenza ci sia tra ciò che fa Hamas e ciò che fa l’Is?.Quando Hamas ha fatto saltare in aria le case e gli uffici del movimento di Fatah e il mausoleo dell’ex presidente palestinese Yasser Arafat ha detto che l’Is è responsabile, dimostrando che il suo agire non è diverso da quello dell’Is.
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