Centinaia di migliaia di musulmani si radunano ogni anno nella valle di Mina, in Arabia Saudita, per partecipare alla cerimonia della simbolica lapidazione di Satana, fase finale dell'annuale pellegrinaggio alla Mecca, l'Haji.
Nel giorno in cui i musulmani in tutto il mondo celebrano Aid al-Adha, la Festa del sacrificio, i pellegrini, vestiti con l'Ihram, la tradizionale veste bianca, lanciano sassolini contro tre Steli che rappresentano il demonio, proprio come fece Maometto 1400 anni fa.
Quest'anno, secondo le autorità saudite, sono circa tre milioni i fedeli giunti da ogni angolo del mondo alla Mecca, per il pellegrinaggio che ogni musulmano in buona salute deve compiere almeno una volta nella vita; e stavolta, come è già accaduto in passato, il pellegrinaggio è sfociato in una tragedia.
Il rituale ricorda la lapidazione del diavolo da parte di Abramo, nei tre punti dove si dice che Satana apparve per cercare di dissuadere il patriarca biblico dal sacrificare il figlio, Ismaele, su ordine di Dio.
Le pietre vengono raccolte nella notte, dopo la salita al monte Arafat e le preghiere e meditazioni a Muzdalifa.
L'Hajj si conclude alla Mecca, con la circunambulazione intorno alla sacra Kaaba,
l'edificio a forma di cubo costruito al centro della moschea al Haram. Infine l'acme delle celebrazioni, la festa del sacrificio, quando vengono sgozzati gli agnelli, a milioni nella sola Arabia Saudita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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