La principessa guida in copertina, le attiviste saudite in manette

Polemica sulla copertina di Vogue Arabia. Cade il divieto, le attiviste sono in carcere

La copertina del numero di Vogue Arabia - Twitter/Vogue Arabia
La copertina del numero di Vogue Arabia - Twitter/Vogue Arabia

In un'Arabia Saudita pronta a far cadere il divieto di guida per le donne, ma in cui le attiviste che per anni hanno lottato per lo stesso obiettivo sono ancora in carcere, non poteva che finire in polemica la scelta di Vogue Arabia per la sua copertina di giugno.

È Hayfa Bint Abdullah Al Saud la donna che compare sulla "prima" della rivista. Principessa, figlia del defunto re Abdullah, è ritratta su una Mercedes decapottabile vintage, con il titolo "La forza trainante" e una dedica alle "pioniere dell'Arabia Saudita".

Una scelta legata al fatto che il prossimo 24 giugno il divieto per le donne di mettersi al volante cadrà definitivamente, come annunciato da tempo e all'interno di un piano di riforme sociali ed economiche che impegnerà il Paese del Golfo nei prossimo anni. Ma dall'altra parte un controsenso, nello stesso Paese che il 18 di questo mese ha arrestato una decina di attiviste che ben prima della decisione calata dall'alto chiedevano la fine del sistema di tutela maschile imposto alle suddite del regno.

"Chiaramente [alle donne] hanno permesso di comparire sulla copertina di

Vogue solo per rendere i sauditi più digeribili all'Occidente e atttrarre investimenti", critica un utente su Twitter. E un altro mette in chiaro: "Le donne saudite non sono le vostre 'emancipate principesse del deserto'".

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