Il ragazzo nella foto ha solo otto anni. Cecilia Strada racconta di averlo conosciuto a Kabul, sempre che si possa "conoscere un bambino mummia". Il piccolo ha preso in mano un ordigno con ogni probabilità piazzato dai talebani. Quando è esploso, gli ha dilaniato il corpo. Nell'altra corsia c'è un suo coetaneo che aveva una pallottola in testa sparata dall'esercito afgano. E, nello stesso ospedale, ci sono pure le vittime delle bombe americane.
"Fa qualche differenza, quando sei un bambino mummia, chi ti ha sparato? - chiede la presidente di Emergency - muori di meno, se ti sparano 'i buoni'? Ti ricrescono le mani, se chi ti ha colpito era 'dalla parte giusta'? in guerra tutti i combattenti si sentono dalla parte giusta". La provocazione è stata lanciata dalla Strada su Facebook. Il post è stato corredato dal "bambino mummia" dilaniato dall'ordigno talebano. Una foto devastante che ha fatto subito il giro del social network diventando così virale e scatenando un'acceso dibattito. Perché quello che la numero uno di Emergency ha sollevato è un dramma che rischia di viziare il dibattito politico. Un po' come la foto di Aylan al Kurdi, il piccolo siriano affogato nel Mediterraneo. La sua morte non solo ha scosso le coscienze degli europei ma ha addirittura spinto i principali leader Ue a cambiare le proprie politiche migratorie. Così la foto scattata dalla Strada.
"Anche al di qua dell'oceano tutti si sentono dalla parte giusta, pronti a sparare giudizi, insinuare, giustificare - sentenzia la Strada alla fine della giornata, però, l'unica cosa che rimane di tutto questo mare di parole è lui e quelli come lui". Quindi, l'affondo rivolto all'Occidente: "Per quanto possiate imbrogliare con le parole, i distinguo e i 'purtroppo', rimane questa roba qua. Ha questa faccia qui. Togliete le bende, se avete coraggio.
Dai suoi occhi e dai vostri, possibilmente". Tutto vero. Ma troppo semplice per fermare quell'odio che fa versare sangue tutti i giorni. Altrimenti, basterebbero le preghierine dei bimbi: "Fa' che non ci sia più la guerra nel mondo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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