Putin ha reso omaggio alla salma di Gorbaciov, ma non andrà al suo funerale. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, annunciando che il presidente non prenderà parte alle esequie dell'ultimo capo dell'Unione sovietica, in programma sabato alla Casa dei Sindacati di Mosca. Prima di recarsi in visita a Kaliningrad, strategica enclave russa tra Polonia e Lituania, Putin si è fermato all’ospedale dove si trova la salma di Gorbaciov.
Questo il laconico comunicato reso noto da Peskov: "I funerali saranno il 3 settembre, ma sfortunatamente l’agenda di lavoro del presidente non gli consentirà di essere presente". Un problema di agenda, quindi, impedisce al leader russo di rendere omaggio all'uomo della Perestroika. Uomo, com'è noto, più apprezzato in Occidente che nel suo Paese.
Cravatta nera, Putin è rimasto in piedi vicino al feretro di Gorbaciov e ha lasciato dei fiori, un mazzo di rose. Poi si è soffermato guardando il ritratto dell'ex leader sovietico e si è fatto il segno della croce.
Ma Gorbaciov riceverà i funerali di Stato oppure no? C'è una certa ambiguità sulla questione. Ufficialmente no, anche se la cerimonia, fanno sapere dal Cremlino, avrà "elementi di un funerale di Stato, nel senso che ci sarà un picchetto d’onore. Sarà organizzato un addio. In questo caso, lo Stato assisterà nell’organizzazione del funerale".
Gorbaciov riposerà nel cimitero di Novodevichy, accanto all’amata moglie Raissa, non lontano dalle tombe di Chruscev, Majakovsky, Cechov, Bulgakov, Shostakovich e la moglie di Stalin.
A ricordare l'ex leader del Cremlino con un calore per certi versi inaspettato è stato Dmitry Medvedev: "Mikhail Sergeyevich adottò decisioni molto difficili in
un drammatico periodo della storia del Paese. Ha posto le basi per cambiamenti globali e i giudizi e raccomandazioni basati sulle sue vaste conoscenze ed esperienza sono stati importanti anche per la nuova Russia".
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