Una ragazza di soli 15 anni, Alana Finlayson, è morta lo scorso maggio, senza che i medici si accorgessero che era affetta dallo stesso tumore che 19 mesi prima aveva ucciso suo padre Paul: cancro al cervello. La madre Linda, 51 anni, ha deciso adesso di raccontare la storia della sua bambina, perché proprio lei stessa le ha chiesto di farlo sul letto di morte, affinché quello che è successo a lei “non capiti mai più a nessun altro”. La donna ha così raccontato alla stampa locale della sua Alana, esaudendo così il suo ultimo desiderio. A ottobre del 2018 la ragazza aveva iniziato ad avere i primi sintomi, poco dopo aver dovuto salutare per l’ultima volta il padre.
Per i medici la ragazza soffriva di stress
La giovane era stata visitata dai medici del Royal Hospital for Children di Glasgow che avevano parlato di stress per il dolore appena subito della perdita del genitore. Linda ha detto: “Alcuni di loro erano molto arroganti con noi, dicevano che voleva attirare attenzione dopo quello che era successo a mio marito. Se solo avessero ascoltato quanto aveva da dire mia figlia sul dolore paralizzante che provava forse sarebbe ancora qui con me. Un giorno mi chiamarono da scuola per dirmi che Alana aveva un forte dolore all'anca. Venne sottoposta a raggi X che però non mostrarono nulla, mi dissero che era colpa dei jeans troppo stretti se stava in quel modo”.
Ma i dolori alle gambe erano diventati sempre più forti e insopportabili, così come quelli alla schiena e alla testa. Poi a inizio del 2019 la tragica scoperta, avvenuta quasi per caso dopo un esame clinico. E l’esito è di quelli che non fa respirare: tumore al cervello. Un glioblastoma per l’esattezza, la stessa forma, una delle più aggressive e mortali di cancro al cervello. Lo stesso che aveva ucciso il padre. I medici hanno immediatamente informato i familiari della ragazza che non le restava molto tempo da vivere, solo pochi mesi.
Il compleanno festeggiato in anticipo
Linda ha deciso di organizzare una festa di compleanno ad aprile, nonostante il compleanno della sua bambina fosse ad agosto. Alana infatti non sarebbe mai riuscita ad arrivare a quella data. Si è spenta infatti a maggio del 2019.
Al momento le autorità hanno aperto un’inchiesta giudiziaria per trovare eventuali responsabilità dei medici che avevano sottovalutato la sua malattia, definendola solo stress da lutto. Il ministero della Sanità locale ha fatto sapere: “Saremo lieti di incontrare la famiglia di Alana per rispondere a qualsiasi domanda che potrebbero avere in merito a questo caso”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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