Raid di Israele in Siria: "Colpito sito di armi chimiche"

Quattro caccia di Tel Aviv avrebbe bombardato la base di Masyaf, nella provincia di Hama. Amos Yadlin, ex capo dell'intelligence israeliana: "Lì vengono vengono prodotti barili esplosivi che hanno ucciso migliaia di civili siriani"

Raid di Israele in Siria: "Colpito sito di armi chimiche"

Un'incursione rapida, precisa e letale. I caccia israeliani, questa notte, secondo quanto riporta Haaretz, hanno nuovamente bombardato una base militare in Siria, nei pressi di Masyaf, nella provincia di Hama. Nell'incursione sarebbero morti almeno due soldati (l'Osservatorio siriano per i diritti umani, legato all'opposizione, parla di 7 vittime). Lo Stato maggiore israeliano si è trincerato dietro un muro di silenzio, non commentando e non smentendo la notizia. Quel che è certo è che si tratta del primo raid israeliano dopo il cessate il fuoco del luglio scorso tra Bashar al Assad e i ribelli siriani.

La ricostruzione di Damasco

Damasco ha fatto sapere che "gli aerei israeliani hanno sparato diversi razzi dallo spazio aereo libanese alle 2.42 di giovedì". Dopo il raid, il governo israeliano minaccia "pericolose ripercussioni di questa azione aggressiva sulla sicurezza e stabilità della regione" e afferma che "questa aggressione giunge nel disperato tentativo di innalzare il morale crollato dei terroristi dell'Isis dopo le vaste vittorie riportate dall'esercito siriano su più di un fronte" e quindi conferma "il diretto supporto fornito da Israele all'Isis e ad altre organizzazioni terroristiche".

Siria, il giallo sulle armi chimiche

Un ex capo dell'intelligence militare israeliana, Amos Yadlin, ha scritto su Twitter che non si tratta di routine e che quello preso di mira è un centro scientifico militare: "La struttura a Masyaf produce anche armi chimiche e barili esplosivi che hanno ucciso migliaia di civili siriani".

Per il momento non ci sono conferme sul fatto che nella base di Masyaf vengano effettivamente prodotte armi chimiche. Anzi. In passato l'Onu ha spesso accusato Damasco di utilizzare armi non convenzionali contro i civili, ma in più di un'occasione queste accuse sono risultate infondate.

L'Osservatorio siriano per i diritti umani che, come è noto, è molto legato all'opposizione, fa sapere che un deposito vicino al centro di Masyaf era usato per conservare razzi terra-terra e che, almeno una volta, è stato visto personale iraniano e di Hezbollah. È quindi probabile che Israele abbia colpito gli obiettivi del Partito di Dio più che un centro di produzione di armi chimiche.

Il monito del governo siriano

La replica di Damasco è

arrivata nel pomeriggio. Fonti militari hanno infatti affermato che presto potrebbero esserci "ripercussioni pericolose per simili atti ostili alla sicurezza e alla stabilità della regione".

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