L'87% dei ghiacciai dell'Antartide si sono ritirati, con nove piattafrome di ghiaccio prossime al collasso. Il report del Wwf sul clima è tutto fuochè lusinghiero. A patire il cambiamento climatico non è solo la calotta polare meridionale ma anche l'artide e i maggiori ghiacciai alpini.
Il 40% della terra è coperto da ghiacci e manti nevosi ma è sui poli che il riscaldamento globale si fa sentire con maggiore forza. Lì, l'aumento della temperatura media è il doppio di quella registrata nel resto del globo. Basti pensare che il tasso di diminuzione del ghiaccio è do circa il 4,1% ogni decennio. Nella ricerca si fa anche un cenno all'estensione massima del ghiaccio sul Polo Nord che nel marzo di quest'anno è stata la meno estesa di sempre. Nel 2050 con ogni probabilità non ci sarà più ghiaccio nei mesi estivi e la calotta polare si trasformerà in un'unica distesa d'acqua.
Anche i ghiacciai sono in difficoltà dalle Alpi, all'Himalaya alla Patagonia, i nevai vedono riduzioni che superano il 75% della propria superficie, soprattutto quelli inferiori ai 3mila metri.
Lo scioglimento dei ghiacci, si legge nel report Ghiaccio bollente, avrà conseguenze disastrose a lungo andare.
Due miliardi di persone avranno problemi di approvvigionamento d'acqua in Asia, mentre nel 2100 il livello dei mari si alzerà di 98 centimetri costringendo il 60% della popolazione che vive sulla costa a spostarsi verso l'interno.E l'Italia? Il Belpaese non sta bene. Secondo la Coldiretti dal 1962 a oggi la superficie dei ghiacciai si è ridotta del 40% passando da 519 km quadrati a 368 km attuali.
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