Greta Thunberg, dopo più di qualche settimana di silenzio, ha fatto il suo ritorno sulla scena pubblica: l'attivista svedese, vera icona dell'ambientalismo contemporaneo, è stata intervistata sulla pandemia e le sue conseguenze dalla Cnn. Era un po' che la Thunberg, dopo l'esplosione mediatica, non faceva parlare di sé. Il tema centrale, considerate le circostanze, non può che essere il Sars-Cov2, il patogeno che ha sconvolto l'assetto globale. L'esortazione di Greta è piuttosto chiara: il quadro pandemico ha offerto la possibilità a tutti di comprendere il ruolo esercitato dalla scienza, che nella disamina dell'ecologista è sempre stata centrale.
Un po' come sostenuto dal Papa, pure per la svedese le persone più in difficoltà sono quelle che abitano nelle periferie economico-esistenziali. Quella di Greta Thunberg è anche una visione economico-sociale, dunque: "Durante ogni crisi sono sempre le persone più vulnerabili ad essere colpite più duramente, e cioè i bambini", ha fatto presente l'artefice della corrente che è stata chiamata gretathunbergismo. Nel corso della intervista - come ripercorso dall'Adnkronos - Greta ha anche avuto modo di porre un accento su un altro dei grandi temi dei nostri tempi, ossia quello relativo ai focolai ed alle zone a rischio del pianeta: "Soprattutto nel sud del mondo, le persone nelle parti più povere del mondo, specialmente le persone che vivono in zone di conflitto e nei campi profughi". Greta ha evidenziato come queste realtà siano più a rischio di altre a causa del Covid-19 e dei suoi effetti. Ma non è tutto.
La scienza, come premesso, è un caposaldo centrale del ragionamento: "Le persone stanno iniziando a capire che la nostra vita dipende dalla scienza e che dobbiamo iniziare a dare ascolto a scienziati ed esperti". In questo virgolettato, che è stato riportato pure dall'Huffington Post, c'è il cuore della disamina della giovane europea. E il Covid-19 sembra così quasi rappresentare un'occasione collettiva per giungere ad alcune consapevolezze. Greta ha continuato: "Parliamo di lavarci le mani e di rimanere a casa ma moltissime persone nel mondo non hanno accesso ad acqua potabile o a servizi igienici". La contrapposizione tra il Nord ed il Sud del mondo, per la Greta dalle nuove vesti di analista geopolitica, non deve accompagnare questa fase storica, che è critica.
La Thunberg si è augurato che l'ancora gettata in favore della scienza non abbandoni più l'azione dell'umanità. Questo, che viene considerato un passo in avanti, è un fattore che Greta si augura non venga modificato con l'uscita dal periodo pandemico. L'ecologista, che in funzione del Covid-19 ha optato per l'autoisolamento in casa, ha anche avuto modo di approfondire i suoi pareri riguardo le modalità scelte dalle autorità istituzionali per combattere la diffusione del virus.
Se non conoscessimo Greta ed i suoi interessi, verrebbe da dire che la Thunberg abbia intrapreso un percorso anche nel campo della virologia. Ma l'ambiente e la sua tutela - ne siamo certi - resteranno i paradigmi focali della sua azione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.