Nel giorno in cui gli Stati Uniti annunciavano la messa in produzione della nuova testata termonucleare a basso rendimento W76-2, Mosca pubblicava sul quotidiano Zvezda un testo scritto esclusivamente in russo e non tradotto, in cui si ipotizza la potenza necessaria per cancellare la popolazione degli Stati Uniti. Il vero fine del testo non è la stima dei missili necessari (dieci) per cancellare la vita negli Stati Uniti, ma quello di rassicurare la popolazione russa sulle capacità delle nuove armi sviluppate dal Cremlino nel giorno in cui gli USA annunciavano l’entrata in produzione della nuova testata. Testata che secondo quanto scritto nella Nuclear Posture Review “è finalizzata a scoraggiare la Russia”.
Il testo di poche ore fa, quindi, va inteso come una rassicurazione sulle capacità delle nuove armi russe, "ingiustamente ritenute imperfette" dall'intelligence statunitense. Il Cremlino non scrive nulla per caso. Ogni testo è specificatamente calibrato per un preciso scopo e poi diffuso sui media controllati dal governo. Nell’approfondimento pubblicato su Zvezda poche ore fa, l’esperto russo analizza alcuni dei sistemi d’arma di ultima generazione svelati da Putin lo scorso marzo.
Il testo pubblicato su Zvezda
Si tratta di un testo molto semplice, ignorate le modalità d’attacco
Scrive l'esperto militare Alexei Leonkov: “È noto che circa centomila persone morirono sia a Hiroshima che a Nagasaki, cifra poi raddoppiata nei successivi cinque anni. Nel 1945 il potere delle bombe nucleari era in media di venti chilotoni: un chilotone uccise all'istante 5.000 persone. Se un missile Sarmat con una resa esplosiva compresa tra i 6,75 ed i 7,5 megatoni, colpisse un'area densamente popolata degli Stati Uniti ucciderebbe all’istante qualcosa come 33/37 milioni di persone. Quindi dieci Sarmat sono più che sufficienti per cancellare l'intera popolazione degli Stati Uniti”.
L'esperto russo sottostima volutamente il carico utile del Sarmat, dandogli una capacità "base" ma che sarebbe già in grado di cancellare la popolazione statunitense. Gli RS-28 operativi, infatti, riceveranno quasi certamente una capacità d’assalto con 24 Avangard de due magatoni per una resa esplosiva finale di 48 Mt.
Il testo si conclude così: "In qualsiasi scenario di attacco contro la Russia, l'aggressore che ha osato iniziare una guerra verrebbe completamente distrutto. Come ha detto giustamente Vladimir Putin, morirebbero tutti. Ma il presidente russo parla molto più spesso di pace ed invita i leader occidentali a porre fine allo scontro che potrebbe condurre alla guerra, l'ultima nella storia della civiltà umana. Ma altri preferiscono ingannare la loro popolazione inventando storie sull'imperfezione delle nuove armi russe".
Quale è il senso del testo pubblicato su Zvezda? Nel giorno in cui gli Stati Uniti annunciavano la messa in produzione della testata W76-2 concepita per “colpire i russi”, Mosca aveva l'esigenza di sottolineare le capacità distruttive delle nuove armi e confutare le errati valutazioni del Pentagono.
Il testo va quindi inteso come propaganda interna, una rassicurazione nella percezione dei russi sulle capacità finali delle armi "ingiustamente ritenute imperfette" dall'intelligence statunitense.
La certezza strategica
Nel testo russo le capacità di sorveglianza, pre-allarme e rappresaglia degli Stati Uniti sono state volutamente ignorate. E’ senza dubbio vero che il Sarmat in configurazione d'assalto Avangard, arrecherebbe danni incalcolabili cambiando per sempre la storia dell’umanità. Non esiste difesa. Tuttavia prima ancora che un solo Sarmat iniziasse a rilasciare i suoi alianti ipersonici, centinaia di testate termonucleari statunitensi colpirebbero il suolo russo.
Questa non è teoria, ma una assoluta certezza strategica. Nel testo russo, ad esempio, si ignorano le capacità della griglia di ad infrarossi in orbita geostazionaria degli Stati Uniti. Capacità che i russi ancora non possiedono. Dati che non servono per il fine del testo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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