Salvini in Polonia per l'asse sovranista: "Una nuova primavera europea"

Il ministro dell'Interno ha incontrato il suo omologo polacco e vede il leader del partito nazionalista Jaroslaw Kaczynski

Salvini in Polonia per l'asse sovranista: "Una nuova primavera europea"

Matteo Salvini sbarca in Polonia e lancia la sfida all'Europa. "La nuova Europa che nascerà a giugno avrà un passo diverso rispetto a quella che è stata gestita dai burocrati. Italia e Polonia saranno protagoniste di una nuova primavera europea, di una rinascita dei valori veri della Ue: meno finanza e burocrazia, più lavoro e sicurezza". Così si è espresso il ministro dell'Interno a Varsavia dopo l'incontro con il suo omologo polacco, Joachim Brudziski.

Un viaggio importante, quello di Salvini, che riafferma quell'asse fra Italia (in particolare Lega) e il mondo del Gruppo di Visegrad. Roma e le capitali dlel'Europa orientale rappresentano le spine nel fianco dell'Unione europea. E le prossime elezioni di maggio potrebbero spostare il baricentro dell'Europarlamento e della Commissione proprio verso l'area sovranista rappresentata dai governi di questi Paesi.

Il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha affermato di condividere le critiche rivolte all'Ue dal vice premier italiano. E ha accusato l'Unione europea di discriminare alcuni Stati membri. Un annuncio che arriva proprio mentre Salvini incontra il leader del partito nazionalista, Jaroslaw Kaczynski. Un incontro che ha un solo obiettivo: confermare l'alleanza che può scardinare questa Europa.

"Diversi Stati membri sono trattati in modo differente nell'ambito di situazioni molto simili. E questo - aggiunge Morawiecki - probabilmente risponde alla definizione di discriminazione. Un Paese ha un deficit di bilancio del 2,4% e un altro (la Francia, ndr) ha un deficit che supera il 3% e sono trattati in maniera diversa in virtù di altri fattori". "Non ci dovrebbe essere disparità di trattamento da parte di Bruxelles", ha osservato il premier polacco.

Brusdzisky ha confermato in conferenza stampa che Polonia e Italia "non vogliono lasciare l'Unione Europea ma "avere voce in capitolo e rafforzare l'Ue". E da Varsavia, adesso, la sfida è chiara: l'Unione europea così non piace. E Salvini lancia la campagna europea partendo proprio dall'Est. E lo fa parlando anche del nodo migranti, in un momento in cui lo scontro con Malta e all'interno del governo si fa sempre più acceso: "Sono e rimarrò assolutamente contrario a nuovi arrivi in Italia. E continuo a lavorare per espellere i troppi clandestini già presenti sul nostro territorio. Cedere alle pressioni e alle minacce dell'Europa e delle Ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano". Un messaggio che ha un significato preciso, soprattutto perché detto in una delle capitali che si oppongono in maniera ferrea alla politica europea sull'immigrazione.

Un'alleanza che però non tutti i polacchi guardano con favore.

E il motivo è legato alle aperture di Salvini verso la Russia di Vladimir Putin, Paese che a Varsavia e dintorni guardano con estremo sospetto. Brudziński, uno dei fedelissimi di Kaczyński, e che ha invitato Salvini in Polonia, ha risposto al fuoco delle opposizioni, twittando che è "pura stupidità" criticare l'incontro.

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