"Credo che molto presto mio padre mi farà qualcosa di brutto". La richiesta di aiuto di Amna Al-Juaid è affidata a un video pubblicato sui social network. Amna è una giovane saudita di 22 anni che con voce flebile e occhi impauriti, racconta come il padre e lo zio l’hanno picchiata e minacciata di morte più volte.
"Sono vittima di violenze in famiglia, sia fisiche che psicologiche", spiega la giovane. "Mio padre mi ha costretto a sposare mio cugino. Non ce la faccio più. Sono costretta a vivere per il resto della mia vita con qualcuno che non ho scelto. Mi sento umiliata".
La giovane ha deciso di scappare di casa e ha cercato aiuto dalla polizia. Ma fuggire dalla propria abitazione"per una ragazza è un crimine per cui si viene messi in prigione e si viene puniti con delle frustate, anche se te ne sei andata perché vieni abusata", racconta Amina. La ragazza è stata riconsegnata al padre."Non ho nessuno che mi possa difendere in famiglia. Voglio essere protetta e rispettata".
"Ci ho pensato centinaia di volte prima di fare questo video. Potrebbe essere l'ultimo della mia vita. Ora sono qui, ma non so cosa potrebbe succedermi". Dal 15 ottobre di Amna si sono perse le tracce.
Su Twitter è stato lanciato l’hashtag #saveamna e il suo caso è stato reso noto dall’organizzazione Human Rights Watch.Il video di Amna si conclude con un avvertimento."Se dovesse succedermi qualcosa, andate da mio padre". Poi il buio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.