Semtex e Ak47: l'Ira è ancora armata ed organizzata

Secondo un'inchiesta svolta da The Mirrorr, l'Esercito Repubblicano Irlandese avrebbe ancora oggi almeno una tonnellata di alta qualità di esplosivo semtex, duecento Ak47, varie pistole e fucili

Un volontario dell'Esercito Repubblicano Irlandese (Ira)
Un volontario dell'Esercito Repubblicano Irlandese (Ira)

Pochi giorni fa, un'inchiesta svolta da The Mirror ha spiegato che l'Esercito Repubblicano Irlandese (Ira) è ancora ben organizzato e avrebbe armi ed esplosivo in grande quantità, nonostante che la distruzione dell'arsenale doveva essere avvenuta dieci anni fa.

Il 28 luglio 2005, infatti, l'Oglaigh na hEireann - Ira in gaelico -, aveva annunciato l'inizio dello smantellamento del proprio arsenale. Il 26 settembre successivo il generale canadese John De Chastelain, capo degli osservatori internazionali che ha seguito il caso, aveva dichiarato che tutte le armi appartenenti al gruppo armato erano state distrutte. Ma i dubbi sono sempre stati tanti, anche perchè l'abbattimento non è stato mai documentato da prove visive.

Secondo le informazioni raccolte da The Mirror, l'arsenale sarebbe composto da almeno una tonnellata di alta qualità di esplosivo semtex, duecento Ak47, varie pistole e fucili. Gran parte dei quali, sono di provenienza libica. La fonte del quotidiano sostiene che le armi sono nasconte in tutto il territorio irlandese. In una fattoria nei pressi di Dublino, si legge nell'indagine, ci sarebbeuna grande quantità di esplosivo. In un'isola al largo di Donegal, invece, sarebbero nascosti molti fucili Ak47.

Nel febbraio scorso, diverse armi - tra cui Ak47 ed M16 -, molto probabilmente appartenenti all'Ira, erano state trovate da due ragazzi mentre erano andati a pesca. Alla fine di settembre, nella parte ovest di Belfast è stato ritrovato mezzo chilo di esplosivo al plastico pronto per essere utilizzato. Pochi giorni fa, nella zona a nord della capitale dell'Irlanda del Nord, è stato ritrovato un ordigno. L'Ira ha dichiarato che l'intento era quello di far esplodere una macchina con all'interno un soldato britannico.

L'indagine fatta da The Mirror, viene confermata anche dall'inchiesta aperta dalle autorità nordirlandesi dopo l'omicidio dell’ex militante dell’Ira Kevin McGuigan, avvenuto nell'agosto scorso. Il repubblicano è stato freddato davanti alla sua abitazione di Belfast da alcune persone incappucciate. Secondo la polizia l’omicidio sarebbe da collegare ad un regolamento di conti tra gli stessi nazionalisti dopo alcuni dissidi interni. McGuigan, infatti, era il maggiore sospettato dell’omicidio di Gerard “Jock” Davison, un ex comandante dell’Ira, avvenuto lo scorso maggio, con il quale in passato aveva avuto diversi screzi.

Il rapporto condotto dalla polizia e dal servizio di sicurezza inglese MI 5, presentato ieri da Theresa Villiers, Segretario di Stato dell’Irlanda del Nord, mette in evidenza che, assieme all'Ira, ci sarebbero anche altri gruppi armati ancora attivi.

Anche se, “non sono in grado di tornare alla capacità di azione dimostrata durante gli anni più duri del conflitto”. Secondo fonti de Ilgiornale.it, raccolte nel luglio scorso, solo a Belfast ci sarebbero dalle 200 alle 500 persone armate appartenenti ai gruppi nazionalisti repubblicani pronte ad entrare in azione.

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