La Russia se la ride mentre l'Europa la condanna. E così, mentre l'Unione europea si scaglia fermamente sull'attacco che ha avuto luogo contro Sergei e Yulia Skripal a Salisbury, l'ambasciata di Mosca nel Regno Unito fa ironia sul modo in cui Londra sta gestendo il caso. "In assenza di prove, abbiamo decisamente bisogno di chiamare Poirot a Salisbury", si legge in un tweet.
L'ambasciata russa evoca lo "Sherlock Holmes" ideato dalla scrittrice Agatha Christie per far leva sui diversi colpi di scena che stanno colorando la vicenda dell'ex spia avvelenata con il gas nervino Novichok, proprio come in un bel thriller. La premier inglese Theresa May ci è rimasta maluccio, ma visti gli ultimi sviluppi nemmeno Poirot ci capirebbe qualcosa.
Secondo l'ultima ricostruzione di Scotland Yard, infatti, il gas nervino usato per far fuori Skripal non si trovava - come sostenuto in precedenza - nella valigia della figlia Yulia, ma a quanto pare potrebbe essersi trovato nell'impianto di riscaldamento della Bmw dell'ex colonnello addetto allo spionaggio di Mosca.
Inoltre, come dichiarato dall'ambasciatore russo all'Unione europea, Vladimir Chizhov, l'origine dell'aggressivo chimico potrebbeessere un laboratorio di ricerca britannico che si trova a soli pochi chilometri da dove è stata avvistata l'auto di Skripal la mattina di domenica quattro marzo.
Intanto però il caso Skripal sbarca al vertice europeo dei 28 ministri degli Esteri in cui si sottolinea che "le vite di molti cittadini sono state minacciate da questo atto
illegale" . L'Ue "prende molto sul serio la valutazione del governo britannico secondo cui è altamente probabile che la Federazione russa sia responsabile". Ma il Cremlino non si lascia ancora intimorire: "O prove o scuse".In absence of evidence, we definitely need Poirot in Salisbury! pic.twitter.com/EHTlEQmcPp
— Russian Embassy, UK (@RussianEmbassy) 18 marzo 2018
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.