La sorella di Zanotti dopo la liberazione: "Tre anni lunghissimi"

La sorella dell'imprenditore bresciano sequestrato e liberato in Siria: "Sono contenta, però non so nulla di più. Non mi aspettavo che fosse vivo. Tre anni sono lunghi"

La sorella di Zanotti dopo la liberazione: "Tre anni lunghissimi"

"Sono contenta, però non so nulla di più. Non mi aspettavo che fosse vivo. Tre anni sono lunghi". Sono le prime parole di Beatrice Zanotti, sorella dell’imprenditore bresciano, pochi minuti dopo la sua liberazione annunciata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
"Adesso voglio capire cosa è successo - continua la donna, mentre attende che il 56enne rientri in Italia -. In famiglia sicuramente ce lo dirà, ma l’importante ora è che sia vivo".

Era il maggio del 2016 quando i familiari di Zanotti presentarono denuncia di scomparsa: nell’aprile di quell’anno Sergio Zanotti era partito per la Turchia in una località al confine con la Siria.


Il motivo del viaggio non era chiaro, ma l’uomo - la cui impresa edile era stata dichiarata fallita ed era stato condannato a un periodo di detenzione per evasione fiscale - doveva rimanere in Turchia solo pochi giorni. Dopo alcune settimane la Procura di Roma che stava indagando formulò l’ipotesi di sequestro di persona con finalità di terrorismo. Poi una lunga attività di intelligence durata tre anni, fino al felice esito di oggi.

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