Aveva un piano per uccidere il primo ministro. Manuel Murillo Sánchez, vigilante di 63 anni, voleva colpire il premier spagnolo Pedro Sánchez. A scatenare la sua rabbia la decisione del governo di trasferire la salma del dittatore Francisco Franco dal mausoleo della Valle de los Caìdos, il complesso monumentale memoriale della Guerra civile spagnola.
L'arresto dell'attentatore sarebbe avvenuto tre settimane fa, ma la notizia è stata resa nota solo oggi dal quotidiano catalano Publico. Murillo Sánchez viveva a Barcellona ed era il figlio dell'ultimo sindaco franchista della città di Rubì, in Catalogna. Era un tiratore scelto e aveva il porto d'armi per via della sua professione. Quando le squadre dei Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, hanno fatto irruzione nella sua casa hanno trovato un vero arsenale: 16 armi corte e 6 lunghe con fucili di precisione e fucili d'assalto. L'uomo era il migliore tiratore tra i frequentatori di un club di tiro olimpico.
A tradire il 63enne sarebbe stato un messaggio inviato su una chat Whatsapp. Avrebbe chiesto agli amici un aiuto logistico per compiere l'attentato, scrivendo anche: "Sono disposto a sacrificarmi per la Spagna". Secondo quanto riferito da Publico, Murillo Sánchez non aveva precedenti penali. L'uomo era inserito negli ambienti dell'ultradestra catalana.
La vicenda della tomba di Francisco Franco ha fatto discutere negli ultimi mesi: dopo aver preso la guida di un governo di minoranza nello scorso
giugno, il primo ministro Pedro Sánchez ha annunciato di voler trasferire la tomba di Franco come conseguenza di una proposta non vincolante approvata dal Parlamento spagnolo nel 2017. Le spoglie del Caudillo si trovano attualmente nella basilica della Valle de los Caìdos. Proprio pochi giorni fa, uno scultore si era introdotto nella basilica imbrattando la tomba di Franco.
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