Stati Uniti, caso Brooks: ad Atlanta scontri e disordini nella notte

Almeno 36 persone sono state arrestate in seguito ai disordini scoppiati durante la notte. L'agente responsabile è stato licenziato, un altro è stato messo in congedo mentre il capo della polizia si è dimesso

Stati Uniti, caso Brooks: ad Atlanta scontri e disordini nella notte

Gli Stati Uniti sono scossi da nuovi disordini dopo che venerdì sera, ad Atlanta, Rayshard Brooks, un 27enne afroamericano che cercava di sottrarsi all'arresto, è stato ucciso a colpi di pistola dalla polizia durante un arresto.

L'agente responsabile è stato subito licenziato, un altro è stato messo in congedo mentre il capo della polizia si è dimesso. La sindaca della città, Keisha Lance Bottoms, il cui nome era nella lista dei papabili per affiancare Joe Biden nella corsa alla Casa Bianca, ha annunciato in diretta tv le dimissioni di Erika Shields, la figura che aveva guidato la polizia della città per oltre 20 anni.

Le mosse delle autorità non sono tuttavia bastate per placare la reazione dei manifestanti, già sul piede di guerra per il caso Floyd. Nella notte centinaia di dimostranti hanno bloccato un'autostrada e incendiato il ristorante fast-food Wendy's vicino al quale Brooks è stato ucciso.

Scontri e 36 arresti

Il bilancio della notte di follia è piuttosto pesante. Almeno 36 persone sono state arrestate in seguito ai disordini. Stando a quanto riferito dal portavoce della polizia alla Cnn, gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti e chiuso l'Interstate-75, dove la folla aveva bloccato il traffico.

In mezzo a tutto questo, il Georgia Bureau of Investigation sta investigando sulla morte di Brooks e consegnerà i risultati all'ufficio del procuratore distrettuale della contea di Fulton per decidere se le accuse contro i due agenti di polizia Garrett Rolfe e Devin Bronsan siano giustificate.

"Non credo che si trattasse di un uso giustificato della forza letale ed è stato chiesto il licenziamento immediato dell'agente", ha dichiarato la sindaca Bottoms in una conferenza stampa. Anche l'avvocato della famiglia di Brooks, L. Chris Stewart, ha dichiarato che la polizia di Atlanta non aveva il diritto di usare la forza letale neanche sotto la minaccia di un taser, che non è un'arma letale.

La dinamica dei fatti

Il caso è stato portato alla luce dalla pubblicazione sui social network di un video girato da un testimone col cellulare, in cui si sentono tre colpi sparati contro l'uomo che scappava. L'Ufficio investigativo della Georgia, su richiesta del Dipartimento di Polizia di Atlanta (Apd), ha aperto un'indagine.

Secondo le informazioni preliminari riferite dal Gbi, una pattuglia di due agenti ha risposto a una chiamata sulla presenza di un uomo addormentato in un veicolo parcheggiato nel parcheggio del fast food Wendy's sulla University Avenue che intralciava il traffico; il soggetto è stato sottoposto al test del tasso alcol emico, ed essendo risultato non sobrio è stato fermato.

Durante l'arresto, ha opposto resistenza e ne è seguita una colluttazione.

L'Ufficio ha precisato che il giovane avrebbe afferrato il taser in possesso di un agente prima di essere colpito e ferito. Trasportato in un ospedale locale, Brooks è morto dopo un intervento chirurgico. Un agente è stato curato per una ferita e dimesso. I risultati dell'indagine saranno consegnati all'ufficio del procuratore distrettuale.

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