Sulla Diamond Princess un italiano positivo ​al test per il coronavirus

Altre 88 persone sono risultate positive al test per il nuovo coronavirus: il totale dei contagiati a bordo sale a 544

Sulla Diamond Princess un italiano positivo ​al test per il coronavirus

Un italiano, a bordo della nave Diamond Princess, è risultato positivo al test del nuovo coronavirus. A diffondere la notizia è stata la protezione civile, che sta proseguendo le attività di gestione dell'emergenza.

Intanto, il Ministero della Salute e della Difesa sono al lavoro, insieme a quello degli Affari esteri, per mettere a punto le operazioni necessarie per rimpatriare i cittadini italiani ancora a bordo della nave da crociera, messa in quarantena nel porto di Yokohama, in Giappone. Tra le 3.700 persone a bordo della nave, gli italiani sono 35 e tra questi uno è risultato positivo al Covid.19. I test per cercare il virus erano stati completati questa mattina e altri 88 passeggeri sono risultati positivi al nuovo coronavirus, portando il numero delle persone infette a 544.

"Il lavoro delle autorità coinvolte proseguirà per assicurare il tempestivo rientro di tutti i nostri connazionali, garantendo tutte le procedure di sicurezza necessarie - si legge nella nota della Protezione civile, resa nota da Lapresse - In queste ore il lavoro del tavolo, in stretta collaborazione con i ministeri degli Affari Esteri, della Salute e della Difesa, si sta concentrando sulle operazioni necessarie per il rimpatrio dei cittadini italiani attualmente imbarcati sulla nave da crociera Diamond Princess".

Dall'ospedale Spallanzani di Roma, fanno sapere di essere "pronti ad accogliere italiani dalla Diamond Princess se eventualmente qualcuno ce lo chiedesse". Ma, aggiunge il direttore sanitario Francesco Vaia, ai giornalisti che gli chiedono circa la possibilità dell'arrivo degli italiani sulla nave da crociera, "dovete chiedere al ministero e all'autorità militare. Non dipende da noi che siamo un soggetto ricevente".

L'aumento dei contagiati sulla nave da crociera, ferma in un porto del Giappone, non stupisce l'epidemiologo Pierluigi Lopalco, professore di Igiene all'Università di Pisa: "C'era da aspettarselo - dice l'esperto sentito dall'Adnkronos-Sulla nave la probabilità di contagio è amplificata, complice lo spazio limitato. Anche i sistemi di ventilazione potrebbero favorire la diffusione del virus. Insomma, è necessario svuotare quella nave".

Sotto controllo anche 5 italiani sbarcati in Cambogia, dopo essere stati a bordo della Westerdam. Uno di loro è rientrato in Italia ed è monitorato dalle autorità sanitarie: secondo quanto riferisce il Ministero della Salute, non presenta sintomi e si è sottoposto volontariamente all'isolamento a casa.

Un altro è rientrato in Germania, senza accusare nessun sintomo e si trova in isolamento domiciliare volontario. Nella stessa situazione si trova il terzo italiano sbarcato dalla nave da crociera e tornato in Slovacchia. Altri due italo-brasiliani, invece, sono ancora a bordo, in attesa dei risultati del test.

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