Se Tony Blair un passo indietro sulla guerra in Iraq l'ha fatto, con delle scuse che sono arrivate la scorsa settimana, in cui l'ex premier britannico riconosceva una serie di errori legati all'intervento militare, che portarono alla caduta del regime di Saddam Hussein, in Spagna le opinioni sono ben altre.
Qui a porgere le proprie scuse non ci pensano proprio. E anzi l'ex primo ministro José María Aznar difende la decisione in una lettera che è stata da poco pubblicata in un libro scritto dall'attuale ministro degli Esteri, José Manuel García-Margallo. Datata agosto, vi si legge che "in termini di influenza e di supporto internazionale" per gli obiettivi del Paese la Spagna è uscita da vincitrice" dall'intervento.
Nel 2003 il governo di Aznar, che ha governato dal 1996 al 2004, sostenne con forza l'intervento, nonostante gran parte
della popolazione fosse contraria. "Abbiamo fatto ciò che ha fatto la maggior parte degli altri Paesi europei - ricorda l'ex premier - , ma la nostra visibilità è aumentata perché avevamo un seggio non-permanente all'Onu".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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