Terrorismo, nuova sigla pro Isis invoca i martiri per colpire Londra

La nuova organizzazone di simpatizzanti invoca i martiri, gli uccelli verdi, per colpire i monumenti ed i simboli della capitale britannica

Terrorismo, nuova sigla pro Isis invoca i martiri per colpire Londra

Da circa due settimane, i simpatizzanti dello Stato islamico invocano attentati contro monumenti e simboli di Londra. Le quattro vignette fino ad oggi diffuse su Telegram hanno due punti in comune: Londra e la frase uccelli verdi incollata sull'artwork. Una frase che si collega direttamente ai martiri. Non si tratta di una produzione ufficiale dello Stato islamico. Il ruolo dei simpatizzanti è praticamente irrilevante senza un'azione fisica di supporto nel mondo reale che possa dare credibilità alle loro minacce. Questa non è una guerra informatica, ma di contenuti.

Questa è la nostra contro propaganda

Londra, una nuova sigla pro-Is

Così come avevamo ampiamente previsto, le sigle pro-Is sono molto attive durante la stagione estiva. Le minacce contro la capitale inglese provengono da una sigla pro-Is fino ad oggi sconosciuta che utilizza il medesimo filone conduttore: gli uccelli verdi o green birds. Le vignette "Green birds" potrebbero essere opera di un autore solitario. I simpatizzanti non possiedono autorità, quindi non possono ordinare attacchi. Per sopravvivere sulla rete ed alimentare quella falsa idea di insurrezione jihadista globale, lo Stato islamico non può più fare a meno dei suoi simpatizzanti e delle loro reti di diffusione non attenzionate dalle autorità. Loro fine è quello di invocare un qualsiasi evento che possa essere ricollegato al terrorismo islamico e rivendicato dall'organizzazione terroristica. La capitale inglese così come Washington, New York e Roma, è una delle metropoli più bersagliate dalla propaganda ufficiale dello Stato islamico e dai suoi simpatizzanti. La sigla pro-Is Ash Shaff Foundation, ad esempio, lo scorso maggio ha invocato attentati specifici contro Londra. Lo scorso giugno, i simpatizzanti invocarono l'utilizzo dei bambini dello Stato islamico per devastare con cinture esplosive la capitale inglese. Il nostro fine è quello di screditare la jihad mediatica di simpatizzanti e terroristi, confutando quell'illusorio piano di terrore e coordinamento globale.

La presunta minaccia contro Londra

Così come avvenuto per altre opere simili (ufficiali e non) pubblicate sulla rete in questi anni, procediamo con l’analisi dell'artwork. Prendiamo a riferimento la prima vignetta del filone green birds, diffusa sulla rete due settimane fa, dove si invocano attentati contro il Ponte di Londra. L'opera rientra nel filone apocalittico. Lo ripetiamo: non è una produzione ufficiale dello Stato islamico, ma un artwork realizzato dalle cosiddette sigle pro-Is, Isis-linked group o Isis-aligned group. Non si tratta di una minaccia ufficiale dello Stato islamico. Questa è una distinzione fondamentale. Purtroppo non sempre è stata rilevata, ad esclusivo vantaggio della propaganda jihadista. Non vi è alcun collegamento tra i media operative del nucleo centrale dell’organizzazione terroristica ed i simpatizzanti dei gruppi pro-Is. E' il solo messaggio dello Stato islamico tramite i suoi canali Idra (al-Naba, Islamic State ed Amaq del Central Media Diwan) ad avere l'autorità necessaria per innescare i distaccamenti o consacrare le loro operazioni per attacchi pianificati e su larga scala. In questi anni abbiamo dimostrato che per realizzare una vignetta simile sono necessari pochi minuti. La rete fa il resto.

Gli “uccelli verdi” devastano il Ponte di Londra

Le quattro vignette del filone Green birds fino ad oggi diffuse sulla rete sono di buona qualità. Non fa eccezione l'artwork in cui si invocano attentati contro il Ponte di Londra. L'artwork è di buona qualità. Si vede chiaramente il Ponte di Londra, devastato, probabilmente colpito da un qualche tipo di ordigno. Nel testo in basso si legge The London Bridge will fall soon. Quanti minuti ci avrà messo il simpatizzante per creare la sua minaccia e diffonderla sulla rete? Pochi davvero. L'artwork originale proviene da un poster del Ponte di Londra in vendita (a prezzo scontato) su Amazon. Il simpatizzante non ha acquistato il poster, ma si è limitato a modificare la preview. Le scritte incollate, ad esempio, sono chiaramente di qualità maggiore rispetto al resto. La risonanza mediatica dipende dalla qualità dell'artwork, per una lezione appresa nel tempo da terroristi e simpatizzanti. Una buona resa grafica conferisce credibilità e profondità strategica digitale a minacce e dichiarazioni. Alcune minacce rivolte contro il Vaticano, ad esempio, non furono prese in considerazione dai media occidentali poiché di bassissima qualità. Ecco perchè i terroristi dello Stato islamico amano film e videogames, per l'immediata disponibilità di immagini e sequenze video di elevata qualità. Ritorniamo alla vignetta del Ponte di Londra.

Soffermiamoci sulla frase di colore verde incollata nella parte superiore dell'artwork. Leggiamo Green birds o uccelli verdi. Ponendo quella scritta, il simpatizzante vorrebbe far credere che il Ponte di Londra sarà colpito dai martiri. Se fosse una produzione ufficiale, l'artwork avrebbe una certa importanza. Ma, come abbiamo detto, non si tratta di una minaccia ufficiale (manca anche la sigla di riferimento). La frase "uccelli verdi" si ricollega ai martiri ed alla garanzia di finire in paradiso con il massimo dei privilegi. Si tratta di una distorta interpretazione dei Testi Sacri. Il martire, secondo la visione jihadista, come ricompensa in Paradiso riceverebbe ogni tipo di beneficio terreno, esaltato oltre ogni limite di concezione temporale. Alla stregua dei messaggi in presenza di uccelli verdi anche il leone, divenuto un motivo chiave nella propaganda jihadista come simbolo di onore o per designare un martire. Il leone è una figura importante per l'arte e la cultura islamica. Evoca doti di coraggio, forza e valore. Secondo la tradizione islamica, la frase “il leone giacerà con l'agnello” è utilizzata per descrivere la pace escatologica che sarà costituita sotto un sovrano giusto e degno nel giorno del giudizio.

Un appunto sulla parola martire

Secondo l'Islam la parola Shahid (martire), è uno dei 99 Nomi di Dio ("A Dio appartengono i nomi più belli: invocatelo con quelli"). Nella distorta interpretazione dei Testi Sacri effettuata dalle organizzazioni terroristiche, l'operazione di martirio è intesa come un atto di adorazione nei confronti di Dio. Il concetto della missione divina è stato esposto negli ultimi tre numeri del settimanale al-Naba.

"Il martire trova Dio in modo attivo. Entusiasta ed esigente, il martire deve testimoniare l'amore di Dio. La jihad è un atto di adorazione del martire nei confronti di Dio davanti al diavolo tentatore che tende ad allontanarlo dalla sua missione".

Il linguaggio è strumento di influenza con forme metriche strutturate per riflettere la visione di una realtà. E' il linguaggio a definire le azioni accessibili e delegittimare le altre percezioni del mondo.

Conclusioni

L'efficacia dei simpatizzanti, nonostante siano stati consacrati a mujaeddin dallo stesso al-Baghdadi, sarà sempre marginale.

Senza un'azione fisica di supporto nel mondo reale che possa dare credibilità alle loro minacce, il ruolo dei simpatizzanti è destinato a rimanere irrilevante. In ogni caso, le sigle pro-Is continueranno ad invocare disperatamente un qualsiasi tipo di attentato che possa essere inconfutabilmente etichettato come tale.

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