La testimonianza di un italiano: "Così mi sono salvato"

Stefano Muchetti: "Ci siamo chiusi dentro il locale, impauriti, con la serranda abbassata, e siamo rimasti lì per un paio d’ore"

La testimonianza di un italiano: "Così mi sono salvato"

Una notte insonne. La paura, il terrore. L’eco degli spari nel sottofondo. "Nascondetevi, scappate. Qui non ci si salva". C’è un fotografo cremonese a Parigi, in vacanza con alcuni amici, che ieri ha vissuto il dramma. "Quello che è successo ieri sera è stato estremamente surreale – spiega Stefano Muchetti alla testata con cui collabora, Art Ventuno –. Eravamo a mangiare in un ristorante indiano, vicino al Petite Camdodge, il locale in cui sono state uccise 14 persone. Stavamo mangiando tutti insieme, quando si è capito che qualcosa non andava. Abbiamo iniziato a sentire gli spari. Ci siamo chiusi dentro il locale, impauriti, con la serranda abbassata, e siamo rimasti lì per un paio d’ore. Eravamo in diciassette. I proprietari ci hanno comunicato di dover chiudere il ristorante, ci hanno chiesto di andarcene".

Stefano si trova a Parigi in vacanza, a casa di amici. "Prima di uscire ci siamo organizzati – racconta –, saremmo andati a trovare una conoscente dei nostri amici. Quando la saracinesca si è alzata, ci siamo visti costretti a spostarci nel teatro della carneficina. Sono iniziati i duecento metri più spaventosi della nostra vita. Abbiamo sentito riecheggiare per la strada raffiche di mitra, a quel punto abbiamo capito di dover correre, a tutta velocità". Da quel momento, la folle corsa per salvarsi, per poi trovare un portone dietro il quale ripararsi di nuovo: "Quando siamo arrivati all’appartamento della nostra conoscente - racconta scosso il fotografo cremonese - abbiamo subito acceso la tv e ci siamo collegati a internet, così abbiamo avuto il quadro completo della situazione. Siamo rimasti lì fino alle 4 di questa mattina, quindi abbiamo cercato un mezzo, un’auto o un taxi, per tornare a casa, perché a piedi saremmo stati esposti alla città per troppo tempo. E sicuramente non era il caso".

Stefano, ora, è in attesa di sapere se domani potrà fare rientro in Italia, come aveva programmato. "Nel frattempo - ha detto - seguiremo i consigli della polizia, ossia quelli di rimanere al chiuso, lontano dalle finestre e non uscire".

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