Turchia, in Italia la giovane espulsa per "propaganda ai curdi del Pkk"

Era stata fermata sabato a Istanbul. Per le autorità turche sostiene una sigla del terrorismo

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È tornata in Italia oggi Giovanna Lanzavecchia, la giovanese italiana fermata sabato a Istanbul e accusata di propaganda a favore del Partito dei lavoratori curdo (Pkk), ritenuto - tanto in Turchia quanto nell'Unione Europea - un'organizzazione terroristica.

Fermata dalla polizia mentre si trovava in un internet cafè di Istanbul, la Lanzavechia era stata portata in un centro per stranieri a Istanbul, in attesa dell'espulsione e di essere messa su un aereo diretto in Italia, che è atterrato oggi a Malpensa.

Il fermo della Lanzavecchia era avvenuto in concomitanza con i festeggiamenti del Newroz, il capodanno curdo, occasione spesso utilizzata per ribadire le proprie rivendicazioni e che ha portato quest'anno le autorità turche a proibirne la celebrazione in tutto il Paese, tranne che a Diyarbakır, città sul Tigri spesso descritta come "capitale del Kurdistan turco" e dove è numericamente importante la presenza della minoranza.

Da luglio dello scorso anno nel sud-est della Turchia sono in atto operazioni militari e di polizia, che hanno fatto seguito alla rottura del cessate il fuoco che reggeva dal 2013 tra il governo di Ankara e i separatisti del Pkk, da quando il leader storico Abdullah Öcalan aveva chiesto ai suoi di deporre le armi.

Di recente gli estremisti curdi del Tak (Teyrêbazên Azadiya Kurdistan - Falconi della libertà), che ad Ankara considerano organici al Pkk, hanno rivendicato due attentati che hanno causato una sessantina di vittime nella capitale turca, prima nell'attacco a un convoglio militare a febbraio, poi in con l'azione di attentatori suicidi a marzo.

La questione curda

Sullo sfondo delle operazioni in corso la più ampia questione curda. Negli ultimi anni i "cantoni" nel nord della Siria hanno acquisito sempre maggiore indipendenza rispetto a Damasco, opponendosi con successo - e l'aiuto dell'Occidente - all'avanzata dell'Isis e in molti casi respingendone le milizie.

Di recente un passo verso

una maggiore autonomia con la proclamazione di una regione federale. Una crescente autonomia guardata con apprensione da Ankara, che sottolinea come lo Ypg siriano sia troppo vicino al Pkk, se non la stessa organizzazione con un nome differente.

@ACortellari

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