Il veleno che ha provocato la morte di Kim Jong Nam non gli sarebbe stato iniettato con aghi o siringhe bensì spruzzato o rovesciato addosso. Questi i nuovi dettagli sulla morte del fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong Un che emergono dalle ricostruzioni fornite dal giornali malesi. L'uccisione per avvelenamento è stata confermata dall'intelligence sudcoreana, che però non ha confermato l'uso di aghi per iniettarlo. Oggi il giornale malese The Star - citando il funzionario di polizia Fadzil Ahmat riferisce che alle 9 circa del mattino ora locale di ieri, un'ora prima dell'imbarco su un volo diretto a Macau in partenza dall'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur, Kim si è rivolto ad un addetto della hall partenze spiegando di essere stato aggredito alle spalle da qualcuno che gli aveva afferrato il viso e versato del liquido addosso. "Ha chiesto aiuto ed è stato immediatamente trasferito all'infermeria dell'aeroporto. Lamentava mal di testa ed era sul punto di svenire".
La crisi che ne ha provocato la morte è intervenuta successivamente, durante il trasporto in ospedale, ha concluso il funzionario di polizia confermando che due donne, considerate sospette, sono state viste lasciare la zona dell'aeroporto a bordo di un taxi.Intanto, le due presunte assassine sono state trovate morte. Lo riferisce il corrispondente dell'emittente americana Abc a Seul.
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