Turchia, nuovi scontri tra polizia e golpisti

Le forze di sicurezza si sono scontrate con gli insorti che si opponevano all'arresto al secondo aeroporto di Istanbul e a Konya

Turchia, nuovi scontri tra polizia e golpisti

La tensione rimane ancora altissima in Turchia, dopo il tentato golpe da parte dell'esercito dello scorso 15 luglio. Proprio in queste ore, infatti, ci sono stati altri scontri a fuoco tra la polizia, che fin dall'inizio del tentato colpo di Stato si è schierata con il presidente Recep Tayyip Erdogan, e alcuni golpisti.

Le forze di sicurezza si sono scontrate con gli insorti che si opponevano all'arresto al secondo aeroporto di Istanbul, quello di Sabiha Gokcen, e in una base dell'aviazione nel centro del Paese. Un ufficiale citato da Reuters ha affermato che "la situazione è sotto controllo". Secondo i media turchi, altre violenze sono in corso nella base aerea di Konya, nella regione dell'Anatolia centrale a circa 200 chilometri a sud di Ankara.

Non si hanno notizie precise su quanto sta accadendo a Konya e se i militari abbiano abbandonato le armi consegnandole alle forze di sicurezza, come invece accaduto ad Istabul.

Pena di morte in Turchia?

Il trattamento che Erdogan sta riservando ai golpisti è durissimo.

Proprio ieri sono state diffuse le foto degli insorti mentre venivano presi a cinghiate oppure decapitati dagli islamisti fedeli al presidente. Lo stesso "Sultano" ha detto che la Turchia non dovrebbe attendere nell'usare la pena capitale dopo il fallito colpo di Stato, perché "non possiamo ignorare questa richiesta" dei cittadini.

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