Ogni discorso e ogni apparizione pubblica della regina Elisabetta sono quasi una specie di rebus. C’è un livello più evidente, ciò che la monarca dice e uno più nascosto, ciò che non dice e che deve essere decifrato. Il messaggio di Natale 2020 non fa certo eccezione. Sua Maestà ha espresso vicinanza alle persone colpite dalla pandemia, ha lodato il lavoro di medici e infermieri, ricordato le famiglie che non hanno potuto trascorrere il Natale unite. Secondo i tabloid questo è il discorso "più intimo" della storia del regno della regina Elisabetta. Le sue dichiarazioni sono arrivate dritte al cuore, ma ci sono anche una serie di messaggi “silenziosi” che ci arrivano attraverso un gioiello, il colore dell’abito, la postura, la foto sulla scrivania, le parole scelte e quelle evitate.
“Town and Country Magazine” ha fatto un’interessante indagine in proposito, svelandoci i retroscena del discorso natalizio della sovrana. Cominciamo subito dalle fotografie sul tavolo, ovvero il tasto dolente. Quest’anno la regina Elisabetta ha voluto accanto a sé solo la foto del principe Filippo. Un omaggio all’uomo che l’anno prossimo compirà cento anni e che le è stato accanto in 68 anni di regno, in 73 di vita e durante la quarantena del 2020. Lo scorso anno Elisabetta aveva scelto gli scatti del padre, Giorgio VI, di Carlo e Camilla e dei Cambridge, seguendo la linea di successione. Una decisione che, nonostante l’evidente motivazione, aveva fatto storcere il naso a Harry e Meghan. Forse, però, in quell’occasione la sovrana era stata solo molto lungimirante. Il successivo 8 gennaio 2020, i Sussex diedero le dimissioni, mettendo la Corona davanti al fatto compiuto.
La foto del duca di Edimburgo e la spilla indossata dalla monarca rappresentano la sua intenzione di mettere la famiglia al primo posto in questo momento così caotico. Il gioiello, la Queen Mother’s Shell Brooch, era una delle spille preferite della Regina Madre. Elisabetta, poi, ha sottolineato quanto a tutti noi, lei compresa, manchino “amici e famigliari distanti per motivi di sicurezza, in un momento in cui tutto ciò che si desidera per Natale è un semplice abbraccio o una stretta di mano”. In queste poche frasi c’è il cuore del discorso. “Famiglia" è una delle parole chiave dell’intervento di Sua Maestà, insieme a “luce”, “speranza” e “fede”.
Rintracciamo il termine “luce” è proprio all’inizio del messaggio: “Ogni anno annunciamo l’arrivo del Natale accendendo le luci…la luce porta speranza”. Ed ecco che ci ritroviamo davanti a un’altra parola chiave, la “speranza” menzionata nell’incipit, come abbiamo appena visto, ma anche nella conclusione e per tre volte nel corpo del discorso. Infine la “fede” è il perno su cui ruotano tutte le dichiarazioni di Sua Maestà che, non a caso, dice: “Gli insegnamenti di Cristo sono sempre stati la mia luce interiore”. La multiculturalità è un altro concetto espresso dalla regina quando ricorda che la pandemia ha stravolto non solo il Natale, ma anche le feste di altre religioni come la Pasqua ebraica, l’Eid musulmano, il Vaisakhi induista e sikh.
A questo tema si collega quello della lotta alla discriminazione razziale, che Sua Maestà cita in maniera persino sofisticata quando dichiara: “Nella nostra società si sono distinti tantissimi buoni samaritani che hanno dimostrato di avere cura e rispetto per tutti, a prescindere da sesso, etnia, e background sociale, ricordando a ognuno di noi che siamo a nostro modo speciali e tutti uguali agli occhi di Dio”. Elisabetta non ha menzionato i termini “pandemia” e “Brexit”, ma i riferimenti erano palesi. L’emergenza sanitaria è la base del suo discorso, mentre gli accordi tra la Gran Bretagna e l’Europa, connessi anche a una crisi economica mondiale (dovuta non solo al coronavirus) sarebbero visibili nella “scenografia” del messaggio.
Negli anni passati le sfarzose decorazioni di Natale era ben visibili, rimandavano all’abbondanza e alla bellezza. Quest’anno, invece, accanto a Sua Maestà c’è solo l’albero. Oltre ai dettagli analizzati da “Town and Country Magazine” possiamo dare un’occhiata anche al colore dell’abito della regina Elisabetta. Un modello viola, disegnato da Angela Kelly. A quanto pare la sovrana ama molto questa tonalità. Come ricorda il magazine Express, l’ha già indossata diverse volte, per esempio durante la visita al King George VI Day Centre nell’aprile del 2018, oppure nel 1986, quando visitò la Grande Muraglia con il principe Filippo.
Quello che non tutti sanno è che il viola è il colore associato alla regalità e al potere.
Pensate che Elisabetta I lo amava a tal punto da proibire a chiunque, eccezion fatta per i membri della sua famiglia, di sfoggiarlo. La regina Elisabetta II, forse, ha voluto rimarcare il suo ruolo di sovrana, di guida della nazione (naturalmente in una monarchia parlamentare) in un frangente di pericolo, paura e incertezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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