È scattata con la mezzanotte di ieri la tregua tra i separatisti dell'Ucraina orientale e le forze governative di Kiev. Un cessate il fuoco a cui si è arrivata attraverso un difficile dialogo tra le due parti, sancito dall'accordo sigliato a Minsk. Ma che rischia di essere messa in pericolo da una serie di attacchi messi a segno durante la notte.
È il portavoce dell'esercito ucraino, Anatoly Stelmach, a denunciare "dieci attacchi dei ribelli sulle nostre postazioni", che sono avvenuti però principalmente nell'area di Debaltseve. Un dettaglio importante, perché è un altro portavoce militare, Vladyslav Seleznyov, a chiarire che "nelle zone del conflitto, il cessate il fuoco in generale sta venendo rispettato". E che si tratta dunque di fatti sporadici e non di una strategia più ampia per riprendere le ostilità.
Non è mancata anche in questo caso una risposta pronta dei separatisti filo-russi. Il ministero della Difesa dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk ha fatto sapere che a violare la tregua per prime sarebbero state le forze governative, sostenendo che i suoi uomini "si sono visti obbligati ad aprire il fuoco in risposta". Ma che comunque, in generale, il cessate il fuoco sta tenendo.
Nella regione di Luhansk due persone sono morte in un attacco di artiglieria, poco dopo la mezzanotte,
quando una casa è stata colpita.Il presidente ucraino Sviatoslav Tsegolko insiste intanto che "il fatto che si possa fermare o meno la guerra dipende dal rispetto da parte della Russia del cessate il fuoco".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.