Gli uomini di Zelensky possono contare su una artiglieria "fresca" inviata dagli Stati Uniti con i cargo che fanno la spola dall'Atlantico all'est Europa e ritorno. Proprio ieri, poi, tramite il ministro della Difesa Guerini, il nostro Paese ha fatto sapere che le armi saranno inviate ma rimarranno secretate per non dare punti di riferimento al nemico e in accordo con Ue, l'Ucraina stessa e tutti gli altri Paesi che forniscono aiuti militari all'esercito di casa.
L'artiglieria di Kiev
Gli Stati Uniti sono più di tutti quelli che stanno "sul pezzo" con i cannoni M777 già ricevuti dagli ucraini ma altri ne arriveranno nei prossimi giorni. Fonti ufficiose del Corriere della Sera fanno sapere che il 90% dei quasi 100 di questi cannoni sono già stati inviati assieme a quasi 90mila proiettili. Nel frattempo, non si ferma l'addestramento militare dei soldati di Zelensky da parte di decine di membri americani che avrebbero già formato ben 23mila ucraini come ha dichiarato il l generale Joseph Hilbert, "comandante del 7th Army Training Command di stanza a Grafenwöhr", località della Baviera. Non c'è tempo: i russi si stanno riorganizzando e attaccano con missili, bombe e carri armati in un territorio che si presta molto bene all'uso dell'artiglieria pesante che consente di distruggere molto bene le trincee esistenti e "piegare" la resistenza ucraina.
L'attacco di Mosca
L’artiglieria consente di centrare i bersagli anche da molto lontano, oltre che per distruggere gli obiettivi, anche per rallentare la fanteria e imezzi pesanti che avanzano nel territorio. I russi di Putin non sono certo degli sprovveduti tant'é che negli ultimi giorni sono stati centinaia i siti colpiti come viene riportato dal ministero della Difesa di Mosca, con un bollettino che recita ben 400 obiettivi colpiti. Come sottolinea l'Economist, "l’artiglieria è il cuore dell’esercito russo già dai tempi dell’Impero". Nella guerra in Donbass degli anni precedenti, i soldati agivano dopo soli 4 minuti dall'identificazione del bersaglio. L'arsenale era molto vasto: si andava da un "lanciatore multilpo" sovietico a mortai e tank.
Cosa accade oggi
La guerra è passata a uno stadio successivo: è così che gli ucraini hanno chiesto armamenti sempre più pesanti con armi più incisive e tecnologia 2.0. Come spiega il Corriere, ad esempio, molto richiesto è un lanciarazzi multiplo che può scagliare missili fino a 300 km di distanza. La comodità è la sua mobilità che consente in breve tempo lo spostamento in altri territori oltre a poter sfuggire al fuoco dei nemici. Zelenky è desideroso anche di missili anti-nave dal momento che la Russia attacca, spesso e volentieri, anche dal Mar Nero con le sue navi e sottomarini. Ma non sono soltanto gli Usa a dare il loro apporto: oltre alla Gran Bretagna, altri cannoni sono stati inviati dal Canada, la Francia ha mandato alcuni camion militari oltre ai numerosi altri aiuti polacchi e cechi.
L'importanza dei droni
Come abbiamo visto sul Giornale.it, poi, per vincere la guerra saranno fondamentali anche i nuovi droni kamikaze come il "Phoenix Ghost", anche chiamato "Fantasma della Fenice", progettato per "operazioni tattiche" come fanno sapere gli Stati Uniti. Ma ci sono anche gli MQ-9, considerati i droni più potenti al mondo, i più importanti velivoli senza pilota che vengono usati all'aeronautica miliatare americana. Hanno un'autonomia di 27 ore e volano anche a 450 Km/h di velocità con una potenza di fuoco nove volte più alta dei predecessori. Dei mostri di tecnologia.
Infine, gli ucraini potranno contare anche sui droni Switchblade, in grado di distruggere i carri armati russi abbattendosi su di loro alla velocità di 180 Km/h. L'artiglieria c'è, molto folta, e speriamo possa bastare per bloccare definitivamente le velleità putiniane.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.