La Ue alla conquista dello spazio: stanziati 15 miliardi di euro

L'Unione europea approva il nuovo Programma spaziale europeo 2021-2027. Salini: "Ora l’Ue punti alla leadership globale"

La Ue alla conquista dello spazio: stanziati 15 miliardi di euro

Quasi 15 miliardi di euro per conquistare il primato nel settore spaziale. È l’obiettivo dell’accordo, raggiunto nelle ultime ore dall’Europarlamento con Commissione e Consiglio europeo, che dà il via al nuovo Programma spaziale dell’Unione europea 2021-2027. “Ora l’Ue deve giocare fino in fondo la partita dell’innovazione e puntare alla leadership globale, sfruttando appieno le enormi potenzialità del settore. Lo Space program deve diventare un pilastro del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale”, ha dichiarato l’eurodeputato di Forza Italia-Ppe Massimiliano Salini nella notte tra martedì e mercoledì, a seguito del trilogo sul nuovo Programma spaziale Ue 2021-2027. di cui l’europarlamentare è relatore all’Europarlamento.

Un progetto articolato con obiettivi importanti, puntualizza l’eurodeputato forzista e relatore del Programma spaziale all’Europarlamento, messo a punto per rilanciare le aziende comunitarie e costruire nuove opportunità lavorative, assicurando un potenziamento dei servizi offerti ai cittadini. “Abbiamo assicurato al settore Spazio un budget ambizioso da 14,8 miliardi di euro - spiega Salini - indispensabile per sostenere la competitività delle nostre aziende sul mercato globale e creare nuovi posti di lavoro per i giovani. Abbiamo inoltre preservato la continuità dei servizi satellitari ai cittadini scongiurando un ‘end date’ del Programma al 31 dicembre 2027, assicurando l’indispensabile flessibilità temporale rispetto al bilancio pluriennale”.

Una tabella di marcia ambiziosa che, però, non dimentica il rispetto delle prerogative di trasparenza nella gestione dei fondi stanziati dall'Unione europea. “Altrettanto importante - chiosa l’eurodeputato forzista - , la garanzia di una governance chiara e una gestione pienamente europea di un budget tanto rilevante: l’accordo prevede infatti una cooperazione efficace tra istituzioni Ue grazie ad una precisa separazione dei ruoli degli attori, la Commissione europea e l'agenzia Gsa/Euspa da un lato, e le organizzazioni internazionali come l'Esa dall’altro”.

Insomma, lo Spazio potrebbe agire da volano per il rilancio e la crescita dell’intero comparto industriale di settore verso la leadership internazionale. Uno scopo alla portata dell'europa grazie a competenze tecnologiche e di ricerca tra le più avanzate a livello globale.
“L’Ue deve scommettere sullo Spazio in quanto settore strategico - aggiunge Salini - con un potenziale incalcolabile di crescita, che può fare la differenza nei progetti del Recovery plan.

L’industria e la ricerca spaziale europea sono tra le migliori del mondo, un vero pilastro dell’Europa, che vanta una tecnologia satellitare eccezionale sia a ‘monte’ (upstream), con sistemi come Copernico e Galileo, sia a ‘valle’, nelle attività downstream, dove ha di fronte una vera e propria autostrada di opportunità per l’impiego dei dati prodotti dai satelliti, offrendo servizi di grande utilità ai cittadini, a partire da soluzioni tecnologiche importantissime anche nella lotta al Covid, come i servizi di monitoraggio e tracciamento”.

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