Tutto è iniziato con Orville, un bambino di quattro anni del Minnesota. Sembrava un semplice raffreddore, ma poi qualcosa è andato storto e, in poco tempo, il bambino non riusciva più a muovere le gambe e il braccio destro. In ospedale i medici pensano a un ictus, ma si sbagliano. Iniziano le prime crisi respiratorie e tutto comincia ad essere più tragicamente chiaro: Orville soffre di mielite flaccida acuta. Fortunatamente, grazie anche alla rapida diagnosi, il piccolo si è ripreso, anche se non ha recuperato a pieno l'uso del braccio. Ma come lui anche altri bambini.
Ma Orville non è l'unico. Come riporta Il Corriere, sono molti i bambini - tutti di età compresa sotto i dieci anni - ricoverati negli ospedali del Minnesota. "A tutti - scrive il quotidiano di via Solferino - è stata diagnosticata la mielite flaccida acuta (AFM), infezione che attacca il sistema nervoso e che causa l’intorpidimento degli arti, fino a perdere completamente la mobilità".
I primi casi di questa malattia risalgono al 2014, in California. Anche in questo caso, furono i giovani ad ammalarsi, rimanendo paralizzati a braccia e gambe.
Sotto accusa - riporta Il Corriere - ci sarebbe un virus molto raro, l’enterovirus D68 (EV-D68), "un agente infettivo che - a differenza degli altri enterovirus più comuni (che in genere danno lievi disturbi respiratori e/o intestinali) - è stato associato a sintomi simili a quelli della poliomielite".I sintomi, inizialmente, possono essere scambiati per una semplice influenza: tosse, naso che cola e starnuti.
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