Videogioco simula le stragi nelle scuole Usa: è bufera

18 mila cittadini hanno firmato una petizione, per chiedere di non pubblicare il gioco

Videogioco simula le stragi nelle scuole Usa: è bufera

È polemica per l'imminente pubblicazione di un nuovo videogioco, Active Shooter, ambientato nelle mura di una scuola, dove il giocatore potrà scegliere se impersonare un agente di polizia o un killer che spara agli studenti.

Non è certo la prima volta che la violenza invade l'ambito ludico dei giovani e dei giovanissimi. Ma, in questo caso, non è presente alcun contesto narrativo che giustifichi la presenza di "buoni" o "cattivi", come in Red Orchestra: Heroes of Stalingrad, che permetteva ai giocatori di mettersi nei panni dei nazisti. Non solo. La scelta dell'ambientazione, oltre ad essere di cattivo gusto non è adeguata neanche dal punto di vista delle tempistiche. Infatti l'uscita del videogame viene annunciata dieci giorni dopo la sparatoria in Texas, che ha coinvolto gli studenti di una scuola superiore di Santa Fe.

Il gioco ricalca proprio gli avvenimenti dello scorso febbraio e, addirittura, nel trailer di presentazione viene rievocato un altro episodio simile: la sparatoria, nel 1999, alla Columbine High School, durante la quale morirono 15 studenti.

E alle critiche mosse a Valve, creatrice e responsabile di Steam, la piattaforma digitale sulla quale il gioco dovrebbe essere caricato, gli autori hanno risposto, come ha riportato Tgcom24, senza troppi pei sulla ligua: "Si tratta di una simulazione e niente più. Se avete la sensazione di ferire qualcuno o le persone che vi stanno attorno, vi invitiamo a contattare il vostro psichiatra o chiamare la polizia". A seguito della replica, i cittadini hanno dato vita ad una petizione, che ha raccolto più di 18 mila firme, tra le quali spiccano i nomi dei genitori delle vittime delle stragi. Contro la pubblicazione del videogame si è schierato anche il senatore Bill Nelson, che in un tweet ha definito "inaccettabile" la condotta degli sviluppatori.

Dopo aver ricevuto così tante

critiche, il produttore del gioco sta "valutando di rimuovere la componente che permette di vestire i panni dell'omicida, lasciando ai giocatori esclusivamente la possibilità di controllare gli agenti".

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