Il mondo è agli antipodi, ma non solo per le distanze geografiche che separano i continenti, per le coordinate che rendono una località in un emisfero all'esatto opposto di un'altra all'interno del globo, ma pure per quel che riguarda la visione delle emergenze e la politica mondiale. Infatti, mentre il vecchio continente affronta la questione dei profughi sempre più attanagliato nella morsa dei favorevoli all'accoglienza e i contrari, tra chi erige i muri e chi vorrebbe abbatterli, nello scontro tra slogan e visioni culturali, ecco invece che fa la sua irruzione in punta di piedi sullo scenario geopolitico il Canada. Il Paese americano dove i profughi non solo sono stati ben accolti, ma anzi ora il governa ne vuole di più, più del doppio.
Il Ministero dell'Immigrazione canadese ha infatti reso noto attraverso la sua pagina web che dal 4 novembre all'11 di gennaio il Paese ha accolto 9593 rifugiati siriani ed entro la fine di quest'oggi arriveranno ad essere 10mila. Di questi 4744 hanno raggiunto il Canada attraverso la gestione governativa, 4201 sono arrivati in modo autonomo e 617 grazie a programmi di cooperazione che coinvolgono il pubblico e il privato.
Il Ministero ha inoltre fatto sapere che altri 5300 siriani hanno concluso le pratiche per chiedere asilo e che devono arrivare nel Paese.
Ma non si ferma qua l'accoglienza del governo di Justin Trudeau perchè la volontà dell'amministrazione dello stato del Nord America è quella di arrivare ad ospitare 25mila rifugiati entro il primo marzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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