Zelensky: "Contro di noi 2.811 missili russi". Si continua a combattere nel Donbass

Mentre adesso Mosca prova ad avanzare verso Lysychansk, il presidente ucraino Zelensky rende noto il numero dei missili finora usati contro l'Ucraina

Zelensky: "Contro di noi 2.811 missili russi". Si continua a combattere nel Donbass

A preoccupare maggiormente i comandi dell'esercito dell'Ucraina sono adesso i bombardamenti, prima ancora che i combattimenti. Nuova notte di raid infatti in tutto il Paese, anche nelle zone occidentali e nelle province più distaccate dal Donbass. A renderlo noto è stato, nel suo oramai consueto discorso notturno su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Da questa sera - ha detto - il numero totale di missili russi che hanno colpito le nostre città è già pari a 2.811. E quante altre bombe aeree, quanti proiettili di artiglieria?"

La battaglia nel Donbass

Esplosioni e sirene antiaeree hanno contraddistinto le ultime ore ucraine. Ma l'attenzione principale è ovviamente puntata sulle regioni orientali. Finita la battaglia per Severodonetsk, i russi si sono ulteriormente avvicinati a Lysychansk. Si tratta della città “gemella” di Severodonetsk, l'ultima dell'oblast di Lugansk ancora in mano alle forze di Kiev.

Controllarla è importante perché il centro è situato in una delle poche alture della zona. Dunque chi ha in mano la cittadina ha il totale controllo del fuoco su tutta la regione. La caduta di Lysychansk, non così lontana secondo molti analisti, darebbe a Mosca e ai separatisti filorussi il controllo totale della regione di Lugansk. Circostanza che, stando a quelli che sono ufficialmente segnati come obiettivi del Cremlino, porterebbero i russi al 50% del compimento della missione. Lugansk infatti è una delle due province, assieme a quella di Donetsk, rivendicata da Mosca e dai filorussi.

Nella notte lungo il fronte sono stati segnalati nuovi scambi di colpi di artiglieria. È probabile comunque che ucraini e russi vogliano evitare, a differenza di quanto dichiarato da alcune fonti nei giorni scorsi, scontri strada per strada. Dunque è possibile una strategia volta a circondare, da parte di Mosca, i combattenti di Kiev presenti a Lysychansk.

Si combatte anche in altri fronti, seppur in modo meno intenso. A Slovjansk ad esempio, nonostante i russi martellino la zona, non si sta assistendo a una vera e propria avanzata. Mosca sta studiando le difese ucraine presenti nella regione. Slovjansk, assieme a Kramatorsk, è una delle altre città controllate da Kiev su cui russi e separatisti di Donetsk da tempo hanno messo gli occhi.

La conta dei danni per i bombardamenti

Intanto in altre città si fa la conta dei danni. A Dnipro ad esempio, dopo che tra ieri pomeriggio e ieri sera sei missili sono stati sparati contro la città e tre di questi hanno parzialmente distrutto alcune stazioni della metropolitana. Anche a Kharkiv la gente fa la conta dei raid, gli ultimi sono stati segnalati nella regione limitrofa in nottata.

Già poco dopo la mezzanotte erano in azione gli allarmi antiaerei e intorno l'una di notte diversi cittadini hanno postato sui social le immagini di vasti incendi che hanno fatto seguito al rumore di intense esplosioni. A Sumy invece, nel nord dell'Ucraina, almeno due cittadini sono morti a causa di un raid in una località non lontana dal confine russo.

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