Moratti: "Candidata? È presto". Tajani: "Penso a un civico"

Entra nel vivo il dibattuto sulle candidature alle elezioni comunali di Milano

Moratti: "Candidata? È presto". Tajani: "Penso a un civico"
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«C'è un pressing da parte del partito, ma oggi è prematuro parlarne, mancano ancora due anni». Liquida con una frase la sua candidatura a sindaco per le comunali del 2027, Letizia Moratti, eurodeputata e presidente della Consulta nazionale di Forza Italia. Sicuramente il dibattito è aperto, con i big del centrodestra che ritengono sia opportuno arrivare preparati alla sfida per il capoluogo lombardo. Alcuni nomi, infatti, sono già iniziati a circolare come quello di Maurizio Lupi, presidente di Noi moderati e già assessore allo Sviluppo del territorio nella giunta Albertini proposto da Ignazio la Russa, cui ha controbattuto il coordinatore regionale di Forza Italia Alessandro Sorte con la candidatura di Letizia Moratti, già sindaco dal 2006 al 2011. «Questa -spiega Moratti- è una cosa che decidono tutti i partiti. E comunque è prematuro parlarne ora».

Tira il freno a a mano anche il vicepremier e ministro degli Esteri nonchè segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, a margine di un evento organizzato dal Ppe. «Ci sono ancora parecchi mesi prima di eleggere il nuovo sindaco di Milano: Letizia Moratti certamente lo ha fatto bene, è una donna di grande prestigio e ha le carte in regola per essere candidata e per vincere, ma il discorso è ancora prematuro. Vedremo quali saranno le proposte dei nostri alleati e discuteremo tutti quanti assieme». Poi Tajani tira fuori dal cilindro una proposta precisa per l'aspirante candidato sindaco che non dovrà sfidare Beppe Sala, al termine del suo seocndo mandato. «Noi -spiega Tajani- stiamo pensando anche a candidati civici che possano esserci, così come c'è stato Bucci a Genova. Siamo in una fase di riflessione e Letizia Moratti certamente è una delle persone che avrebbe le carte in regola per essere scelta da tutta la coalizione e per vincere». Proprio come candidato civico era stato proposto il nome di Regina de Albertis, presidente di Assimpredil Ance, dall'ex sindaco Albertini: «I candidati politici qui partono in salita perchè Milano ha una parte politica tendenzialmente di centrosinistra». Ma de Albertis si è già sfilata perchè «interessata alla corsa per la presidenza di Assimpredil, da rinnovare quest'anno».

Per Tajani prima del nome è necessraio avere chiaro un modello di città: «A Milano ci sono molte cose da cambiare, è una città che guarda al futuro e la capitale economica del Paese non può avere un sindaco che dice no al nucleare. Il nucleare rappresenta il futuro ed è una fonte energetica pulita». Quindi «credo si debba guardare al futuro e non al passato. La stagione dei no è finita e una città come Milano deve essere una città all'avanguardia».

In sostanza, avverte Tajani «dobbiamo lavorare su un modello di città diverso da quello attuale, perché sono stati commessi secondo me molti errori e si può fare di più sulla sicurezza. Sono state fatte delle scelte che hanno penalizzato anche l'economia di questa città, soprattutto il mondo del commercio».

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